Cibo e dintorni: educare è meglio che tassare Un’imposta punitiva solo sui prodotti nocivi, vedi sigarette Per quelli dannosi, vedi vino e grassi, meglio insegnare il giusto consumo ...
Caro Beppe, il ministro della Salute ha detto che siamo tutti ciccia e brufoli (o che stiamo per diventarlo) , e ha cominciato a tassare le bevande gassate. Ma allora, se proprio non dobbiamo ingrassare, prossima mente verranno tassati: pancetta, mortadella, salsicce, cotechino, pecorino... e tutto quanto è buono e goloso?
Elsabetta Caporali
Nella mia ingenuità, credo che la distinzione andrebbe fatta tra prodotti nocivi (sigarette), insidiosi (superalcolici) e dannosi solo in certe dosi (vino, birra, prodotti contenenti grassi e zuccheri in eccesso). I primi andrebbero tassati in maniera punitiva, in modo da scoraggiarne il consumo. I secondi in modo consistente. Per l’ultima, vastissima categoria è più importante l’educazione della tassazione.
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