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La Repubblica

Più sacrifici in famiglia per recuperare 1.000 euro ... Federconsumatori: si spende meno per abbigliamento, trasporti e divertimenti, ma anche sul cibo ... A ognuno la sua spending review. Mentre il governo rimanda alla prossima settimana il primo decreto utile a tagliare almeno 7-8 miliardi di superfluo dissipato dal settore pubblico, le famiglie sono costrette a rinunciare anche all’essenziale. Sacrifici veri e propri da 957,16 euro a nucleo per quest’anno, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori (Onf). Conseguenza diretta di una caduta verticale del potere d’acquisto (-9,8% dal 2008), gli italiani mettono mani alle forbici e ridimensionano tutte le uscite. A partire dalla mobilità che, grazie ai rincari della benzina, crolla di quasi 16 punti percentuali (630 euro in meno nel 2012). Ma a rimetterci è persino il carrello della spesa quotidiana, “l’ultimo ad essere intaccato in una situazione di crisi”, sottolinea Federconsumatori. Tra alimentari, bevande e tabacchi, la sforbiciata arriverà a 142 euro (- 2,5% rispetto a un anno fa). Giù anche l’abbigliamento (-3,1%), beni e servizi per la casa (- 1,4%), alberghi e ristoranti (-3%), spese “ricreative” (-0,5%). Settori, questi, già pesantemente falcidiati negli anni passati. Dati comunque pesanti che rendono “sottostimata”, per Federconsumatori, la contrazione complessiva dei consumi del 2,8% calcolata da Confcommercio per il 2012. In ogni caso è “un fatto gravissimo”, pari a “una diminuzione della spesa delle famiglie di 23 miliardi, con effetti drammatici sul mercato, dalla produzione all’occupazione”. A peggiorare il quadro, secondo l’associazione dei consumatori guidata da Rosario Trefiletti, contribuiscono “altri dati allarmanti”. Come l’andamento del turismo, ad esempio. Solo il 34% degli italiani partirà per le ferie estive. Mentre in oltre 9 milioni sono “costretti a rinunciare a curarsi proprio perché non in grado di sostenere le’ spese necessarie”. Tenuto conto pure della stretta creditizia che costringe le famiglie a non indebitarsi oltre l’indispensabile. Il calo del credito al consumo sarà almeno del 2% quest’anno, secondo le prime stime dell’Onf. Una spending review “molto consistente”, questa messa in campo dalle famiglie, che testimonia per Federconsumatori “in maniera chiara e palese la situazione di disagio e difficoltà che si aggrava di anno in anno”.


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