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Corriere Della Sera

Meraviglioso, il vino dei ricordi ... Meraviglioso viene da un mondo, per dirla con Brera, in cui “il vino si custodisce come l’oro”. Immaginiamo la cantina di Bellavista come un forziere: negli anni migliori si assemblano uve da vigneti diversi per le Riserve, l’eccellenza delle bottiglie. Una parte dei vini resta in cantina per alimentare il tesoro aziendale. Ora è come se quel tesoro fosse stato fuso in un unico super lingotto. “Meraviglioso - racconta l’enologo Mattia Vezzola, capace di parlare con lo stesso entusiasmo di filosofia orientale e pressatrici - sintetizza le Riserve 1984, 1988, 1991, 1995, 2001 e 2002. Annate profondamente diverse, messe assieme inseguendo l’armonia, con l’idea di un vino ottocentesco ma con tecnologia estrema. Verrà venduto solo in formato magnum, 5.000 esemplari, a 800-900 euro in enoteca”. Profuma di agrumi e frutta matura, è sapido e fresco anche dopo i lunghi anni di affinamento. “Mi specchio in questo vino - dice Moretti - è la sintesi della mia vita trascorsa sempre al di sopra delle mie possibilità”.
Il patron di Bellavista, 74 anni, è stato da poco nominato presidente del Consorzio Franciacorta, prendendo il posto di un dinamico illuminato, Maurizio Zanella (Ca’ del Bosco). Il suo primo discorso è stata una sferzata ai colleghi: “Basta vivere sugli allori, rimbocchiamoci le maniche, battiamoci contro chi vende Franciacorta sottocosto, diamo spazio ai giovani e ai piccoli produttori. Possiamo arrivare da 16 a 30 milioni di bottiglie l’anno”. Vittorio Moretti viene da una famiglia quattrocentesca di costruttori. Ha frequentato le serali alla milanese Carlo Bazzi, scuola per capomastri, titolo di studio che raccontava la sapienza artigianale, diventato poi l’asettico perito edile. “La domenica giravo per i cantieri con mio padre - racconta - ho visto nascere i grattacieli di Milano dalle fondamenta al tetto. Poi a 26 anni ho creato la mia azienda di prefabbricati. Ero pieno di debiti ed energia. Negli anni 70 mi sono sistemato, avevo tutto, una bella famiglia, un’azienda che girava e la possibilità di andare in ferie. Addio alla miseria. Sono tornato ad Erbusco, ho avviato un’azienda agricola costruendo una grande cantina. Nel 1979 ho incontrato Mattia, vendeva macchine enologiche straordinarie. Era un Ronaldo giovane delle bollicine. Con lui Bellavista è decollata”.
La cantina, il campo da golf, il resort Albereta con il ristorante di Gualtiero Marchesi, e 1,5 milioni di bottiglie. Bellavista è diventata una dei simboli della Franciacorta. Ora è affidata a Francesca, 41 anni, una delle tre figlie di Moretti. Spetta a lei custodire i lingotti vinosi per la prossima edizione di Meraviglioso, tra altri 30 anni. Per andare ancora oltre il limite come gli aeronauti di Barnes che brindavano in volo, sparando i tappi nel cielo, “scendendo dentro i sogni e dentro la memoria”.

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