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“ALLA CORTE DEL VINO” PORTA IN TRIONFO LE “GRIFFE” DELL’ENOLOGIA TOSCANA: 3.500 APPASSIONATI DEL BUON BERE A SAN CASCIANO VAL DI PESA PER DEGUSTARE E CONOSCERE I MIGLIORI PRODUTTORI

E’ stata un’occasione unica “Alla Corte del Vino” - evento ideato e voluto dal Principe, Duccio Corsini a San Casciano Val di Pesa - per trovare tutte insieme tante delle “griffe” toscane che hanno fatto grande l’enologia italiana nel mondo: dalla Tenuta di Trinoro a I Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina, da Castello di Fonterutoli a Le Pupille, dalla Fattoria di Petrolo (Galatrona) a Fontodi, da Luce della Vite a Montevertine, da Antinori (con Pian del Vigne e Poliziano) alla Tenuta Sette Ponti di Antonio Moretti, dalle Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari agli Avignonesi, da Barone Ricasoli a Jacopo Biondi Santi, dalla Fattoria dei Barbi a Guicciardini Strozzi, da Castello Banfi alla Fattoria Le Pupille. E questo solo per citare alcune delle 74 “firme” che hanno portato in rassegna le loro migliori bottiglie, spiegando ai 3.300 eno-appassionati i grandi classici: dal Chianti al Brunello di Montalcino, dal Nobile di Montepulciano ai più famosi supertuscans.

“Alla Corte del Vino” è stata anche un’occasione unica per un approfondimento tecnico e culturale, con una serie di convegni tenuti da famosi enologi e grandi firme del giornalismo del vino. Oltre alle degustazioni, infatti, gli appassionati hanno potuto affrontare importanti tematiche sull'attualità del vino: dal convegno su “La risorsa del paesaggio nello sviluppo delle aree rurali: il caso del Chianti” - in cui il presidente della Fondazione Tutela del Chianti, Giovanni Ricasoli Firidolfi, ha lanciato un duro messaggio contro il progetto del nuovo elettrodotto dell’Enel in Chianti ed urbanisti ed architetti del paesaggio hanno relazionato sull’importanza dell’ambiente per lo sviluppo economico di un territorio - all’interessante seminario dedicato ai sei migliori Cabernet del mondo, dal forum su “Ornellaia e la nascita di Le Serre Nuove” al seminario sul Colorino, un interessante vitigno autoctono di Toscana che può contribuire al rinnovamento della tradizione enologica della regione.
Ma i tanti volti della Toscana del vino si sono potuti eccezionalmente “assaggiare” anche nel confronto-verticale tra il Sassicaia della Tenuta San Guido (vendemmie ‘90, ‘93, ’97, ’98) ed il Fontalloro della Fattoria di Felsina (vendemmie ‘90, ‘93, ’97, ’98), condotta con gran classe dal curatore della guida del Gambero Rosso/Slow Food, Daniele Cernilli.

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