E’ un vero e proprio boom quello dei turismi di nicchia: cadute nel dimenticatoio le partenze di massa verso luoghi di villeggiatura iper-affollati o lontane mete esotiche, le nuove tendenze parlano di viaggi all’insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end e in “micro-vacanze”. Gli italiani in particolare subiscono il fascino dei territori del vino: il Movimento Turismo del Vino, guidato dalla vignaiola friulana Ornella Venica, stima per il 2002 un aumento del 3,5% dei visitatori rispetto all’anno passato (nel 2001 sono stati 3,5 milioni gli italiani che hanno scelto mete enogastronomiche), ed un fatturato che prevede una crescita del 10% su 2,5 miliardi di euro.
Secondo un sondaggio realizzato dall’Osservatorio del Salone del Vino di Torino il 18,4% degli intervistati “pratica abitualmente e attivamente” questa forma di turismo rivolto ai circuiti enogastronomici del Paese. Accanto ad essi un nutrito gruppo di potenziali viaggiatori (il 15,7%) che si dichiarano “pronti a sperimentare una vacanza all’insegna del buon bere e del buon mangiare entro la fine del 2002”.
Una realtà in espansione anche secondo il Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno, che sottolinea come queste iniziative «costituiscono una straordinaria occasione di incontro fra vignaioli e turisti, uno strategico strumento di sviluppo economico ed un’opportunità fondamentale per promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese».
E la stagione estiva, all’insegna delle vacanze “gustose”, è per domenica 26 maggio con "Cantine Aperte", l’appuntamento simbolo del Movimento Turismo del Vino: oltre 900 vignaioli di tutta Italia accoglieranno enoturisti ed appassionati con degustazioni di vino, assaggi di prodotti tipici, mostre d’arte, concerti ed iniziative di solidarietà.
Le strutture ricettive si sono nel frattempo preparate ad accogliere coloro che hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze negli agriturismi e nei territorio rurali: da una stima del Movimento Turismo del Vino risulta che nel 2001 il 5% del fatturato delle cantine associate è stato destinato al sostegno, alla qualificazione e allo sviluppo dell’enoturismo. In particolare si è puntato al miglioramento delle strutture ricettive e di accoglienza, ad iniziative quali corsi di cucina e degustazione, all’organizzazione di concerti, eventi culturali, workshop, seminari sulle tradizioni locali, momenti di promozione e comunicazione.
Ma ci sono anche altre importanti iniziative varate dal Movimento Turismo del Vino per elevare la qualità dell’accoglienza in cantina: la prima è il “Decalogo dell’Accoglienza”, l’impegno dei vignaioli nei confronti del turista del vino per una perfetta ospitalità in cantina, condiviso anche da Coop Italia. A questo si aggiunge il “Club Turisti del Vino”, nato per dare agli enoturisti un sistema di opportunità ed informazioni, orientandoli ad una più approfondita conoscenza del “pianeta vino” e dei territori a vocazione enologica.
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