02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

NASCE LA SUPER-BARBERA DI NIZZA MONFERRATO: "UN TRAINO PER TUTTA LA PRODUZIONE DELL'ASTIGIANO ...". IN QUESTA "SOTTOZONA" I PRODUTTORI AUTOCERTIFICHERANNO LA QUALITA'

"Barbera e champagne", intonava, si fa per dire, Gaber, e i due vini, l'uno plebeo, l'altro aristocratico, simboleggiavano due mondi inconciliabili. Altri tempi: oggi la Barbera, langarola o monferrina, è un vino "people", capace di dare dei punti ai super-Piedmont. Un segnale importante per la valorizzazione della Barbera d'Asti arriva
da Nizza Monferrato e coinvolge qualche villaggio limitrofo. Qui, dieci anni fa, Michele Chiarlo di Calamandrana e alcuni colleghi vignaioli iniziarono a concepire il progetto di una sottozona con caratteristiche
uniche di terroir e produzione, dove la Barbera potesse toccare l'eccellenza. Nel 2000, il Comitato Nazionale Vini Doc ha approvato l'istituzione della sottozona "Nizza", e oggi a Nizza Monferrato è in calendario la presentazione in anteprima della Barbera d'Asti Doc Superiore "Nizza", vendemmia 2000.

Le modalità per l'iscrizione dei vigneti all'albo della sottozona, che per l'annata 2000 comprendeva 90 ettari di terreno vitato, sono particolarmente severe. Il suolo deve essere classificato "terra bianca", marna calcarea ricca di minerali e povera di argilla; l'esposizione del vigneto è unicamente a sud, sud-est o sud-ovest; la resa massima in uva per ettaro è di 70 quintali (per la Barbera d'Asti è
di 90 quintali), e l'affinamento minimo è di due anni, di cui uno in botte. Con l'annata 2000 già venticinque produttori hanno aderito alla denominazione, con quella seguente si arriverà a quaranta aziende. Unica nel suo genere è la metodologia per valutare l'evoluzione
qualitativa della Barbera: i "nizzardi" si riuniscono ogni mese e degustano alla cieca i loro vini; solo al termine dell'incontro verrà loro consegnata una scheda con i commenti espressi da tutti gli assaggiatori, e rivelato ad ognuno soltanto il numero assegnato al proprio campione. Questo stimola l'impegno qualitativo ed essendo un
giudizio espresso non "dall'alto", ma da colleghi, rende i vignaioli veri e proprio protagonisti della qualità, da loro creata e valutata.

Soddisfatto Michele Chiarlo: «Oggi la Barbera ha acquisito notorietà e prestigio, era il momento giusto per proporre la nostra "Nizza", una super-Barbera che vuole essere un traino per tutta la produzione dell'astigiano».

Francesca Facchetti

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli