C’è un progetto per l’area dove sorgeva l’ecomostro del Fuenti: un vigneto che si estenderà sull’intero territorio che, per anni, è stato al centro delle polemiche tra gli ambientalisti e i proprietari dell’albergo abbattuto in Campania sulla straordinaria Costiera Amalfitana. Ed è proprio dalla famiglia Mazzitelli, proprietaria dell’area, che nasce l’idea di creare una zonaverde per la produzione del vino. "Il nostro non è affatto un tentativo di pulirci la coscienza - ha spiegato al settimanale economico campano "Il Denaro" Maria Teresa Mazzitelli - noi siamo stati i capri espiatori di una campagna nazionale che nel Fuenti trovava il simbolo di ogni nefandezza del Belpaese". Quanto al vigneto, invece, l’imprenditrice salernitana Maria Teresa Mazzitelli commenta: "Lo avevo detto mesi fa che lì volevo farci un vigneto e lo ripeto. Si può realizzare un’opera eco-compatibile che restituisca quell’area alla vita e alla produzione". E la produzione sarà rigorosamente ecosostenibile: "produrremo esclusivamente cibi biologici, quelli che Slow food, Legambiente e il Movimento del turismo del vino conoscono. Perchè noi dialoghiamo con le associazioni, con le amministrazioni locali. Non faremo niente senza il consenso generale".
Il recupero "ecoproduttivo" dei due ettari del Fuenti apparirà agli estremisti dell’ambientalismo un bel contrappasso. Al di là delle polemiche e delle insinuazioni avanzate da più parti, insomma, l’imprenditrice ci tiene a precisare: "il nostro è solo il legittimo tentativo di coniugare le ragioni del cuore a quelle del portafoglio. Eppoi quel pezzo di Costiera adesso è triste almeno quanto l’albergo che l’occupava. L’idea che realizzeremo darà lustro al territorio".
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