Allons, les italiens. Che nel mondo del vino l’Italia abbia conquistato meriti è noto, che la Francia stia subendo un calo dell’export, è notizia recente, ma che le etichette italiane conquistino le boutique dell’alta moda fa levare un grido d’orgoglio patriottico. L’occasione esclusiva si è consumata a Parigi per la festa delle “Vendanges - Vendemmie”, ancora una volta attraverso un connubio di charme: moda e vino. Nel cuore della Ville Lumière, lungo le strade Avenue Montaigne e Rue François Ier, dove hanno sede gli show room del fashion, si è profilato un nuovo traguardo per le grandi bottiglie di vino italiano, inserite nella lista degli château e degli champagne che hanno preso parte all’evento mondano, un vero avvenimento per la città di Parigi. La festa delle “Vendanges” è l’appuntamento, che ogni due anni, nella luce di una sera, fa brillare le stelle del firmamento della moda e dell’enologia, unite per offrire una serata indimenticabile.
Così, nelle case dell’haute couture, sono entrate le etichette più prestigiose, quelle che firmano le bottiglie delle migliori aziende vinicole del mondo: griffe della moda e griffe del vino, insieme, con uno spirito di novità in questa edizione 2002. Il comitato organizzatore, che ha riunito le boutique di Avenue Montagne e Rue François Ier, ha deciso di sostenere il progetto per la creazione della prima “casa degli adolescenti”, voluta dalla Fondazione Hopitaux de Paris-Hopitaux de France, presieduta dalla signora Bernadette Chirac, per costruire una struttura pluridisciplinare che accolga gli adolescenti in difficoltà. Tutte le boutique e le case vinicole si sono “tassate” a favore di quest’opera (100.000 Euro, la cifra raccolta) che intende sviluppare un’idea originale in Europa.
Unici gli abiti delle nuove collezioni che hanno sfilato con eleganza, come indimenticabile il tasting dei top wines: le bottiglie italiane erano delle cantine del marchese Piero Antinori, della Masi di Sandro Boscaini, Coltibuono, Tasca d’Almerita … e, per la Francia, la scelta è andata sulle grandi marche di Champagne e sugli Châteaux. E, così nelle boutique parigine di Prada, Nina Ricci, Max Mara e Ferragamo, i vini italiani hanno conquistato il posto d’onore accanto agli storici brand francesi, abbinati agli atelier di Christian Dior, Chanel e Cartier.
Questi gli abbinamenti tra le griffe dell’alta moda e i vini italiani: il friulano Brandino Brandolino d'Adda (con il suo Friuli Grave Merlot), con Bulgari; il Gruppo Italiano Vini di Bardolino, abbinato a D&G (anche se poi si è presentato con un siciliano Rapitalà Riserva 2000); il veronese Masi con Max Mara (grande successo con il “Campofiorin”); la toscana San Felice con il Brunello di Montalcino, abbinato a Pucci; il Barbera d'Alba Ramonda di Fontanafredda, per Malo; Tasca d'Almerita e Badia a Coltibuono, collegati a Prada; il marchese Antinori, per Ferragamo.
Silvia Airoldi
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