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Gli italiani e il vino: si beve meno, ma meglio, rosso ed italiano
a cura dell’Osservatorio del Salone del Vino

Cala la quantità consumata, ma migliora la qualità. Piace soprattutto il prodotto italiano. Il rosso continua a guadagnare terreno. Aumenta per i prodotti di qualità il consumo delle donne e dei giovani. Queste sono le principali tendenze del mercato del vino che emergono dall'indagine "Gli italiani e il vino nel 2002", presentata oggi al Salone del Vino. La ricerca è stata presentata da Alfredo Cazzola, Presidente di Lingotto Fiere e da Gian Primo Quagliano, direttore dell'Osservatorio del Salone del Vino. Dalla rilevazione emerge che le famiglie in cui si consuma vino sono nel 2002 il 44% del totale. Considerando l¹intera popolazione italiana il consumo pro capite si aggira oggi intorno ai 50 litri e la tendenza è alla diminuzione sulla base di un andamento di lungo periodo che ha visto negli ultimi 25 anni il consumo pro capite dimezzarsi. Al calo dei consumi si è però accompagnato un costante aumento della qualità ed anche nel 2002, secondo gli intervistati, la qualità media del vino è migliorata.
Dalla rilevazione emerge poi con chiarezza che i consumatori italiani prediligono soprattutto il rosso (66% di indicazioni) e il vino del nostro paese. Soltanto il 2% dichiara infatti di preferire gli stranieri. Interessanti sono anche i dati sulla spesa media che le famiglie italiane affrontano per l'acquisto di una bottiglia di vino. Il 45% dichiara una spesa media inferiore a 3 euro e il 40% tra 3 e 6 euro. Soltanto il 15% è quindi disponibile a spendere più di 6 euro. Sempre in tema di prezzi il 70% degli italiani ritiene equilibrato il rapporto prezzo-qualità, mentre tra gli altri il 21% lo ritiene sfavorevole e il 9% favorevole. Più severi sono invece i giudizi sui ricarichi dei ristoranti che sono giudicati eccessivi dal 76% degli intervistati. Nel corso della presentazione è stato fatto anche il punto sull'andamento del settore nel 2002. Non sono ancora disponibili dati definitivi sulla vendemmia, ma le stime sono state più volte ridotte al ribasso e oggi si ritiene che la produzione sarà di 43,2 milioni di ettolitri con un calo sull'anno precedente di ben il 17%, dovuto all'avverso andamento climatico.
Positivo è invece il bilancio del commercio estero del primo semestre dell'anno che si è chiuso con un saldo attivo della bilancia commerciale di un miliardo e 228 milioni di euro (+5,6% rispetto al primo semestre 2001). Per quanto riguarda infine i prezzi alla produzione, dopo un andamento sostanzialmente stazionario nella prima metà dell'anno, vi è stata un'impennata da luglio ad ottobre legata soprattutto alle cattive notizie sull'andamento della vendemmia.

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