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“RIVOLUZIONE” FISCALE NEL MONDO DEL VINO: IMPIANTO E RINNOVO VIGNETI, VIA LIBERA ALLE AGEVOLAZIONI. A BUON FINE L'ISTANZA ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE DELL'UNIONE ITALIANA VINI

Italia
Davide Gaeta, consigliere delegato dell'Unione Italiana Vini

Per il mondo del vino è in arrivo una “rivoluzione” di tale importanza che merita un brindisi d’eccezione: l’Agenzia delle Entrate di Roma ha infatti accolto positivamente l’istanza presentata dall’Unione Italiana Vini, dando via libera alla possibilità di agevolazione fiscale per gli investimenti in nuovi vigneti e le spese sostenute per l’ammodernamento di vigneti già esistenti, tra cui i diritti di impianto. Tradotto in termini più semplici significa che il sopra-suolo vitato viene ammesso all’agevolazione della legge 383/2001 (articolo 4) altrimenti nota come Tremonti-bis.
"L’impatto di questa risoluzione è di vasta portata  - spiega il presidente dell'Unione Italiana Vini, Ezio Rivella - sia per l’immediato riflesso sullo sviluppo del settore sia, in prospettiva, per una ridefinizione del modello contabile-fiscale dell’impresa vitivinicola. La possibilità di detassazione del reddito d’impresa per gli investimenti in beni strumentali, estesa all’applicazione nel settore vitivinicolo, rappresenta evidentemente un motore di sviluppo per l’economia del comparto, specie in un momento, come quello attuale, che richiede un’intensa attività di riorganizzazione del patrimonio viticolo aziendale".
Su questa linea si è mossa l’Unione Italiana Vini (prima ed unica organizzazione di categoria italiana ad aver affrontato e risolto un tema centrale per lo sviluppo delle aziende vitivinicole) al fine di sollecitare un esplicito intervento dell’Agenzia delle Entrate per sciogliere il nodo della deducibilità fiscale per gli investimenti di nuovi vigneti. "Ma questa risposta positiva - continua Davide Gaeta, consigliere delegato dell'Unione Italiana Vini - apre anche un nuovo scenario potenziale sul sistema di analisi del reddito dell’impresa agricola. Il ricorso al bilancio ordinario per la valutazione del reddito dell’azienda agraria è stato per anni una velata minaccia che gravava sul comparto. La risoluzione in oggetto apre invece un’interessante considerazione sull’opportunità di andare a bilancio per le aziende del vino, non solo per i nuovi benefici fiscali che vengono ad essere, ma anche e soprattutto per il valore segnaletico e di controllo di gestione che la contabilità ordinaria può svolgere nella moderna impresa vinicola".

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