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DALL’11 AL 13 APRILE, A VERONA, LA “TRE GIORNI” NO GLOBAL DEL VINO. GARANTE E ANIMATORE DELL’EVENTO ? LUIGI VERONELLI

Italia
Luigi Veronelli

“Terra e libertà/Critical wine. Sensibilità ribelli/planetarie e agricoltura contadina”: è la tre giorni, dall’11 al 13 aprile a Verona, del Centro sociale autogestito “La Chimica” (via Lungadige Attiraglio). Garante e animatore, Luigi Veronelli, che annuncia: “è arrivato il momento della riappropriazione della terra da parte dei protagonisti, agricoltori e contadini. Io sogno un mondo in cui l'industria alimentare sarà emarginata fino a sparire del tutto”.
“Finalmente, dall’11 al 13 aprile a Verona, affronteremo - si spiega in una nota - un nodo culturale ed economico di fondamentale importanza. Le politiche planetarie di dominio passano dal controllo dell’agricoltura. La terra, l’agricoltura, l’ambiente, le multinazionali, l’acqua, il cibo, la battaglia contro i brevetti, gli ogm, il lavoro, l’economia, lo sviluppo sostenibile: è venuto il momento per una riflessione seria, articolata su queste tematiche. Tematiche che il movimento dei movimenti - ma diremmo ogni essere pensante che abbia il desiderio di un futuro di gioia, di creatività, d’intelligenza - deve affrontare al più presto, in modo organico e complessivo, se vuole veramente saper proporre un altro mondo possibile. Garante e animatore dell’evento, Terra e libertà/Critical wine. Sensibilità ribelli/planetarie e agricoltura contadina, Luigi Veronelli, teorico della contadinità responsabile e anarchenologo”.
Nella tre giorni, in calendario, convegni, dibattiti, botteghe con prodotti da agricoltura contadina, editoria, contatti, esposizioni, performances, musiche, cori, incontri con i produttori, cibi e assaggi enoici. Da segnalare, in particolare, il 12 aprile, le comunicazioni “Percorso guidato di presentazione dei vini delle realtà contadine” con Luigi Veronelli, e, sempre il 12 aprile, ore 22, il concerto della band fiorentina “Bandabardò”.
“Gli obiettivi - si legge ancora in una nota stampa - dell’evento (info: Muro, 335/7002047; Marc, 339/3667470, 035/260402, enopsichedelica@tin.it, urtobs@ecn.org; Vera 349/2986423, veraveggie@hotmail.com; Filippo, 349/1476050, csoachimica@libero.it) sono: a) per un’agricoltura dal basso: lanciare una riflessione sull’agricoltura contadina (a differenza di ciò che è accaduto in Francia Bové e Agricolture Paysanne in Italia non è ancora riuscita ad affermarsi); quindi, pensare le relazioni tra movimento dei movimenti, terra e agricoltura; b) rifiutare l’agricoltura industriale e monocolturale delle multinazionali e dell’Unione Europea e l’elitaria produzione dei cosiddetti prodotti tipici, quali facce della stessa medaglia; c) pensare a un nuovo rapporto con la terra/Terra che lasci spazio a produzioni, consumi, piaceri sereni e felici; d) portare alla conoscenza, e perché no?, dei consumatori una serie di buoni vignaioli/contadini”.

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