Sono toscani i tre vini ai primi posti della Guida Vini d'Italia 2003 de l'Espresso: solo al comando, con il punteggio di 19/20 c'è un vino dolce: il Vin Santo 1982 di Avignonesi. Al secondo posto, con mezzo voto di distacco, si colloca ancora un Vin Santo di Montepulciano Avignonesi: l'Occhio di Pernice targato 1990. Pari merito al secondo posto, il rosso Corzano e Paterno del 1998.La nuova Guida si presenta al suo secondo appuntamento con i lettori forte della buona accoglienza riservata alla prima edizione (2002).L'impostazione complessiva del lavoro è rimasta invariata: una guida al consumo intelligente, che non mette l’accento su premi e vincitori, ma si propone come una dettagliata ricognizione del nostro panorama vitivinicolo, e si rivolge con analogo rigore e chiarezza tanto al neofita quanto al consumatore già consapevole e informato.Come nella prima edizione, quindi, la Guida è organizzata in due sezioni: da una parte l'Italia delle regioni e delle denominazioni, dall'altra quella dei produttori e delle cantine. Ma vediamo più nel dettaglio. La I sezione è concepita su base territoriale. In queste pagine tanto il lettore appassionato quanto il semplice curioso ha a disposizione:1) Un profilo delle singole denominazioni d'origine, passate in rassegna regione per regione da nord a sud;2) un breve commento relativo all'andamento dell'ultima vendemmia;3) Un amplissimo repertorio di vini assaggiati - oltre 14.000 etichette di sole nuove annate, o comunque di annate non ancora recensite - ordinati all'interno di ciascuna denominazione secondo il punteggio in 20/20.La II sezione, invece, raccoglie in ordine alfabetico le recensioni di oltre 900 produttori (rispetto alla scorsa edizione il numero delle schede è quasi raddoppiato) sugli oltre 3000 presenti in guida, che si sono distinti nel contesto del vino di qualità: qui, sia l'operatore commerciale che il semplice turista del vino troverà:1) Le coordinate delle migliori cantine italiane;2) Un giudizio sullo stile di ogni azienda e sull'esito dell'ultima produzione;3) Il riepilogo dei vini degustati per ogni cantina con relativo punteggio.Una Guida che si rivolge al consumatore non poteva eludere il discorso prezzi, perciò anche Vini d’Italia de l’Espresso 2003, facendo tesoro dei suggerimenti arrivati in questo senso da molti lettori e operatori del settore, ha integrato i profili delle oltre 900 cantine recensite con l’indicazione della fascia di prezzo in enoteca.Per quanto invece riguarda i premi, la Guida Vini d’Italia de l’Espresso ha scelto già dalla scorsa edizione di smorzare i toni ritenendo che anche nel mondo del vino l’eccellenza è merce rara, e solo un piccolo drappello di “fuoriclasse” (32 vini in questa edizione) si è rivelato capace di varcare la soglia dei 17/20.Accanto a questi campioni, ha trovato spazio però anche un nuovo modo di classificare i valori in campo: ecco dunque le Stelle dell’Espresso, un riconoscimento all’affidabilità dei produttori che lascia fuori gioco gli exploit dei singoli vini e considera piuttosto il rendimento nel tempo di una cantina e la costanza qualitativa dimostrata nel produrre vini di alto livello.Le sette migliori cantine sono state scelte dalla guida tra la Toscana (Fonterutoli, Ornellaia, Siro Pacenti), il Piemonte (Clerico, Gaja, Roberto Voerzio) e il Veneto (Romano Dal Forno).Curata fin nei minimi dettagli da un degustatore scrupoloso e apprezzato per la sua indipendenza di giudizio come Alessandro Masnaghetti, affiancato da Giampaolo Gravina e Massimo Zanichelli, la Guida rafforza dunque i propri criteri ispiratori, potenzia il comparto dei vini assaggiati e dei produttori recensiti, perfeziona gli apparati e gli indici dei nomi per consentire un sempre più facile accesso alla gran quantità di dati raccolti, ed integra le novità introdotte senza stravolgere il quadro di riferimento già collaudato. Il tutto mantenendo invariato il prezzo di copertina a soli 20 euro.
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