Dopo le polemiche (dovute alla complessa trattativa sulla gestione delle risorse umane nelle operazioni di vendemmia, ndr) è tornato il sereno tra l’azienda leader del Brunello di Montalcino, la Castello Banfi, e i sindacati (Cgil e Cisl), che di comune accordo, comunicano che “pur nelle difficoltà del mercato del lavoro la Castello Banfi ha sempre rispettato gli accordi sindacali ed ha evitato di utilizzare lavoro nero”. Non solo, la nota stampa Cgil/Cisl-Castello Banfi riconosce anche all’azienda di aver sempre perseguito “obbiettivi di consolidamento e di sviluppo aziendale” e che “da 25 anni la Castello Banfi ha contribuito a rilanciare ed a far crescere l’economia di Montalcino e senese, ponendo particolare attenzione agli aspetti occupazionali del territorio”.
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