Gli Usa sono il primo investitore nel nostro Paese (con 28,5 miliardi di dollari nel 2002, con un incremento del 13,9% in netta controtendenza con gli investimenti in Germania, calati dell'1,6%, e in Francia e Regno Unito, cresciuti del 7,7% e del 7%). Ma è anche vero che il nostro Paese, per gli Usa, è al diciassettesimo posto nella graduatoria mondiale dei Paesi in cui investire e all'ottavo di quella europea. Per questo l'industria nazionale, guidata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, andrà a parlare all'America di sé e delle sue opportunità, nell’industria, nella moda, nell’agricoltura …
Della “spedizione”, organizzata dall'Istituto per il Commercio con l'Estero (Ice) che, con la Confindustria e il New York Stock Exchange (Nyse), faranno parte, tra gli altri, Domenico Siniscalco, direttore generale del Ministero dell'Economia e Arrigo Sadun (capo degli analisti del dicastero di Giulio Tremonti) e il Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano; a testimonianza degli imprenditori, tutti i big: da Antonio D'Amato, presidente di Confindustria, ad Umberto Agnelli, presidente della Fiat; da Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e di Telecom alla stilista Laura Biagiotti; da Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, al re del tessile Ermenegildo Zegna; da Pier Francesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica al produttore di vino Gianni Zonin; più Massimo Capuano, amministratore delegato di Borsa Italiana. L'appuntamento più esclusivo è domani 24 settembre, nella Boardroom di Wall Street: al di là del tavolo siederanno settanta investitori americani, in testa i vertici del New York Stock Exchange (Nyse).
Tutti insieme, dunque, a Manhattan, per promuovere l'Italia: “è il massimo dell'imprenditoria italiana - spiega Beniamino Quintieri, presidente dell'Istituto per il Commercio con l'Estero (Ice) - una delegazione con pochi precedenti”. Si chiama “Invest in Italy” l'iniziativa che Quintieri definisce “una scampanellata a Wall Street” e “la prima di una serie”. Seguiranno, entro tre-quattro mesi, altre missioni negli Stati Uniti: con gruppi di imprese e Regioni. “Vogliamo sensibilizzare l'industria americana dei capitali, affinché veda nell'Italia una seria opportunità d'investimento”.
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