Un vino raffinato il Pinot nero, che vanta una folta schiera di appassionati: per loro un appuntamento da non perdere il 19 e 20 maggio alle “Giornate Altoatesine del Pinot nero”: saranno oltre sessanta i Pinot nero italiani in degustazione a Egna e a Montagna (Bolzano).La storica casa Widum di Egna e la Casa della Cultura di Montagna ospiteranno queste sessanta espressioni della vendemmia 2002 provenienti da varie regioni d’Italia: dal Trentino al Veneto, dal Friuli alla Val d’Aosta, dall’Oltrepò Pavese all’Alto Adige (da quest’ultima regione ben 45 vini!).
Non saranno presenti i Pinot Nero prodotti in Italia centrale, sia perché non è stata raggiunta la qualità desiderata a causa del cattivo andamento climatico dell’anno 2002, sia perché molti produttori hanno ancora in commercio le annate 2000 e 2001. Mancheranno anche quelli prodotti in Franciacorta, dove nessun vignaiolo ha imbottigliato in quanto la produzione è stata compromessa dalle piogge.
Un panel di diciannove esperti degustatori italiani e internazionali (di cui solo 2 dall’Alto Adige, e precisamente del Centro Sperimentale di Laimburg) valuterà anticipatamente le caratteristiche organolettiche di ciascun vino e decreterà il vincitore assoluto e i classificati di questa competizione, che verranno premiati in occasione dell’evento.
Con la quota di ingresso di 10 euro, gli appassionati di questo vino così elegante e particolare, dalla gentilezza aromatica che lo distingue, potranno assaggiare anche 20 Pinot nero scelti fra Borgogna, Austria, Argentina, Germania, Svizzera e California, oltre a tutte le produzioni italiane che hanno partecipato al concorso. Il Pinot Nero è uno dei vitigni più discussi e interessanti del patrimonio genetico viticolo. In Alto Adige ben 300 ettari sono coltivati a Pinot nero: tutto dimostra quindi l’alta devozione dei produttori e la loro continua ricerca per questa grande sfida.
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