02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

VINITALY SBARCA A MOSCA, MENTRE IN RUSSIA AUMENTANO LE RICHIESTE DI VINO ITALIANO

Per due giorni a Mosca si brinda italiano: il 26 e 27 maggio Vinitaly, la più importante fiera del vino nazionale, sbarca nella capitale dell’Unione Sovietica, e al Marriott Moscow Grand, uno dei più prestigiosi hotel della città, decine di importanti cantine presenteranno agli operatori i propri vini. Quello russo è attualmente uno dei mercati più grandi del mondo per quanto riguarda il settore agroalimentare, che occupa il secondo posto nelle grandi categorie di prodotti importati in Russia (circa 10,7 miliardi di dollari nel 2003). Nell’ultimo decennio, soprattutto nel settore vinicolo, si è verificato un incremento dei consumi del 70%. I dati più recenti indicano un trend decisamente positivo: i valori dell’export di vino italiano, nei primi sei mesi del 2004, crescono del 4,9% mentre i volumi del 10,42%. La crescita del settore vinicolo è infatti stimata in un 5-7% annuo. La domanda cresce forte e costante nelle grandi città russe, soprattutto a Mosca, che, non solo è la capitale politica, ma è anche il cuore pulsante della vita commerciale di tutto il paese. Per quanto concerne i beni di consumo, quelli importati dall’Italia si collocano nella fascia alta e medio-alta rivolgendosi a quel segmento di consumatori russi (dal 15 al 20%) che gode di redditi elevati; il vino è scelto da due gruppi sociali, il ceto più agiato e gli intellettuali. Tenendo conto della tendenza dei consumatori russi verso i prodotti di più elevata qualità è facile presumere che il progressivo aumento dei redditi farà del mercato russo uno dei principali acquirenti della “industria del lusso” italiana. L’export italiano con il 3,69% del totale del vino esportato in Russia, è ancora troppo poco conosciuto; è necessario infatti implementare le attività promozionali e la pubblicità.

Focus - Russia: i dati di mercato
Il mercato russo è attualmente uno dei più grandi del mondo per quanto riguarda il settore agroalimentare, che occupa infatti il secondo posto nelle grandi categorie di prodotti importati in Russia (circa 10,7 miliardi di dollari nel 2003). Nell’ultimo decennio, soprattutto nel settore vinicolo, si è verificato un incremento dei consumi del 70%. I dati più recenti indicano infatti un trend decisamente positivo: i valori dell’export di vino italiano, nei primi sei mesi del 2004, crescono del 4,9% mentre i volumi del 10,42%. La crescita del settore vinicolo è infatti stimata in un 5-7% annuo.
La domanda cresce forte e costante nelle grandi città russe, soprattutto a Mosca, che, non solo è la capitale politica, ma è anche il cuore pulsante della vita commerciale di tutto il paese. Per quanto concerne i beni di consumo, quelli importati dall’Italia si collocano nella fascia alta e medio-alta rivolgendosi a quel segmento di consumatori russi (dal 15 al 20%) che gode di redditi elevati; il vino è scelto da due gruppi sociali, il ceto più agiato e gli intellettuali. Tenendo conto della tendenza dei consumatori russi verso i prodotti di più elevata qualità è facile presumere che il progressivo aumento dei redditi farà del mercato russo uno dei principali acquirenti della “industria del lusso” italiana. L’export italiano con il 3,69% del totale del vino esportato in Russia, è ancora troppo poco conosciuto; è necessario infatti implementare le attività promozionali e la pubblicità in loco.
L’operatore che vuole affrontare il mercato russo, infatti, deve sapere che, sul piano commerciale, un approccio sporadico potrebbe comportare dei rischi di emarginazione dal mercato. È quindi molto importante una presenza costante, pubblicizzando in modo adeguato l’immagine del vino italiano.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli