Grandi vini italiani e grandi ristoranti parigini: un matrimonio possibile se a sposarsi" sono i grandi vini ottenuti da vitigni autoctoni e i piatti di cinque ristoranti tre stelle Michelin 2005: Teatro del "connubio" la sede dell'ambasciata italiana, dove, ospiti dell'ambasciatore Ludovico Ortona, il direttore dell'Ice a Parigi Fabio Casciotti e il responsabile delle relazioni pubbliche di Veronafiere Colombo hanno illustrato l'iniziativa che è parte del “Progetto Origine” che punta a valorizzare la varietà e la qualità dei vini italiani (400 vitigni e 200 vini Doc).
I vitigni selezionati sono stati il Verdicchio (San Sisto Doc 2001 Fazi Battaglia e Plenio Doc 2001 della Umani Ronchi); il Nero d'Avola (Santa Cecilia Igt Sicilia di Planeta e Mille una Notte 2002 Doc Contessa Entellina di Donnafugata); l’Aglianico (Radici Taurasi Docg 2000 di Mastroberardino e Re Manfredi Aglianico del Vulture Doc 1999 di Terre degli Svevi); il Sangiovese (Castello di Ama Chianti Classico Docg 2001 e Brunello di Montalcino Docg 1999 della Tenuta Il Greppo Biondi Santi); il Nebbiolo (Barbaresco Docg 2000 di Angelo Gaja e Barolo Cannubi Boschis Docg 1999 di Sandrone).
La presentazione dei vini è stata fatta dal direttore generale degli enologi italiani Giuseppe Martelli, dal direttore generale de "Le Guide dell'Espresso" Enzo Vizzari, dal giornalista Nicola Dante Basile de "Il Sole-24 ore" e del giornalista e wine writer francese Michel Bettane.
I ristoranti che hanno accettato di prendere parte all'iniziativa sono Le Cinq, Pierre Gagnaire, Ledoyen, Guy Savoy, Taillevent.
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