Dalla Francia arrivano due ori al vino italiano: nel concorso internazionale Chardonnay du Monde di scena ogni anno in Francia nel cuore della Borgogna (nel prestigioso Chateau des Ravatys), le medaglie più preziose sono della griffe umbra Lungarotti, con Aurente Umbria Igt 2004, e della cantina veneta Barollo di Marco e Nicola Barollo, con Piave Doc 2003.
Si tratta di un concorso (www.chardonnay-du-monde.com) di soli Chardonnay provenienti da tutto il mondo: quest'anno quelli selezionati e giudicati sono stati 936 provenienti da 36 paesi diversi. La giuria è composta da 300 esperti, il 45% dei quali francesi ed il resto provenienti da tutto il resto del mondo, che hanno seguito il metodo internazionale dell'Office International de la Vigne et du Vin di Parigi. 60 sono state le medaglie d'oro, 185 d'argento e 63 di bronzo.
“Questo risultato ci stimola ad andare avanti - spiega Chiara Lungarotti - e giunge a confortare ulteriormente la scelta di attuare un concreto progetto d’innovazione nel rispetto assoluto delle nostre tradizioni e di quanto la nostra famiglia ha fatto negli anni. Quando mio padre Giorgio nei primi anni Settanta riportò Chardonnay e Cabernet Sauvignon a Torgiano, era certo che quei vitigni, cosiddetti internazionali, crescendo sulla nostra terra avrebbero acquisito caratteristiche uniche fino a differenziarsi dagli altri. La soddisfazione aumenta e diventa orgoglio, nel momento in cui questo riconoscimento al nostro “Aurente” 2004 giunge dalla Francia, dalla Borgogna”.
Tra i premiati top anche il Mandrarossa Chardonnay Igt Sicilia 2005 delle cantine Settesoli di Menfi, una delle realtà italiane migliori nel rapporto qualità-prezzo, guidata da Diego Planeta e Salvatore Li Petri.
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