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È di 13,60 euro il prezzo medio di una bottiglia di vino in enoteca. Dagli acquisti emerge anche una tendenza sempre più evidente: l’enoteca rappresenta la vetrina di un territorio. Sondaggio Vinitaly-WineNews in 50 tra le enoteche più importanti

Quale è il prezzo medio di una bottiglia di vino acquistata in enoteca? 13,60 euro. E’ questo il risultato che emerge da un’indagine svolta da www.winenews.it, uno dei siti d’informazione sul mondo del vino più cliccati d’Italia, in collaborazione con Vinitaly (www.vinitaly.com), la più importante manifestazione mondiale del settore in programma a Verona dal 6 al 10 aprile, giunta quest’anno alla quarantesima edizione.

L’inchiesta ha coinvolto 50 fra le enoteche più importanti d’Italia, suddivise in gruppi a seconda della loro posizione geografica (16 al Nord, 18 al Centro e 16 al Sud); risultato pressoché analogo per le enoteche del Nord e quelle del Sud, con un prezzo medio a bottiglia rispettivamente di 10,60 euro e 10,59 euro. Somma che lievita sostanziosamente nelle enoteche del Centro, portandosi a 19,80 euro a bottiglia.
Ma da questa indagine esce anche una tendenza sempre più evidente, riscontrata omogeneamente in tutto il campione: non solo l’enoteca resta il punto vendita privilegiato dall’eno-appassionato, cioè del cliente più attento ed esperto, abituato ad acquistare quasi esclusivamente nei negozi specializzati, ma l’enoteca diventa sempre più la vetrina per eccellenza dei territori del vino italiano. E questo fenomeno interessa anche le enoteche delle grandi e grandissime città, o quelle che sorgono lontano dalle zone di produzione vitivinicole più importanti, ma che, comunque, preferiscono “importare” vini da quei territori (magari quelli più vicini alla propria sede), piuttosto che avventurarsi in scommesse su vini di aree remote (e poco conosciute) dell’Italia o dall’estero.
Certo, nelle vetrine delle enoteche testate ci sono anche prodotti “esotici” o di “super-nicchia”, specialmente se rubricati nella categoria di vini “di moda” (presenza che riguarda però soltanto un ristretto numero di enoteche ultra-specializzate), ma quelli provenienti dalle zone vitivinicole italiane più blasonate - e possibilmente più vicine al luogo di vendita - restano la maggioranza schiacciante (con un rapporto di 1 a 3).

Un fenomeno che raggiunge il 98% dei vini proposti nelle enoteche situate al centro delle zone di produzione più importanti d’Italia.

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