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IL TERROIR PUÒ ESSERE ANCHE UN OSTACOLO, MA SE SUPERATO NASCONO VINI UNICI AL MONDO. LA TEORIA CONTROCORRENTE DI DENIS DUBOURDIEU, MAESTRO ENOLOGO FRANCESE E DOCENTE DI VITICOLTURA ALL’UNIVERSITÀ DI BORDEAUX, SPIEGATA AI MICROFONI DI WINENEWS.TV

Il terroir è uno degli elementi che comunemente da valore a un grande vino. Ma talvolta può risultare anche un ostacolo che, se superato, può dare vita a vini unici e inimitabili. È questo in sintesi il pensiero che Denis Dubourdieu, uno dei più grandi enologi al mondo e docente di viticoltura all’università di Bordeaux, esprime su www.winenews.tv.
Una teoria sostenuta da esempi molto validi: “prendiamo la zona dello Champagne, dove nel corso dei secoli si sono fatti vini molto ordinari - afferma Dubourdieu - Una volta superate le difficoltà dovute al terreno freddo e calcareo, dove la vite prende difficilmente, si è dato vita al più inimitabile dei vini, lo Champagne appunto”.
Dubourdieu continua parlando del Sauternes, dove l’“ostacolo” è la pioggia: una volta superata la questione ecco che si è ottenuto “uno dei vini più concentrati e inconfondibili del mondo”.
L’acqua abbondante, secondo l’enologo francese, è elemento delicato anche per il rosso Bordeaux: “per forzare la vite - commenta Dubourdieu - a produrre tannino, cosa non facile, come avviene quando è caldo e la vigna è in una condizione di secchezza,  si è dovuto trovare terreni con riserve idriche scarse, e mantenere una grande superficie fogliare per far evaporare l’acqua in eccesso”. Cosi nasce “il vino più tannico del pianeta”, ma che a differenza di nettari quasi altrettanto tannici ha una freschezza inimitabile proprio dovuta all’acqua.
Interrogato sui punti di forza della vitivinicoltura italiana, il maestro transalpino non ha dubbi: “l’Italia è privilegiata. Il primo straordinario vantaggio è rappresentato dalla varietà dei climi (si va dalle Alpi alla Sicilia) e dalle diverse viticolture regionali, che insieme danno vita a prodotti assolutamente originali”.
Il secondo punto di forza è il “senso artistico”: “voi italiani - conclude Dubourdieu - avete saputo proteggere il paesaggio, specialmente in Toscana e in certe regioni del nord Italia. E siccome il vino non è solo gusto ma anche immagine, quella che la gran parte dei vigneti italiani trasmette è quella rassicurante di un giardino protetto”.

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