Dal boom economico ad oggi, l’universo della spesa alimentare italiana ha vissuto una sorta di dicotomia tra supermercato, o grande distribuzione in genere, e piccolo esercente, il classico negozietto sotto casa, considerato (almeno in alcuni casi) l’unico depositario di un’offerta gastronomica di qualità, legata ad una dimensione “umana”, quasi didattica e guidata di acquisto.
La terza via sembra arrivare da Torino, zona Lingotto, dove Oscar Farinetti (ex Unieuro) ha dato anima e gambe a Eataly, supermercato nella forma e nelle dimensioni, con un’offerta decisamente orientata alla qualità assoluta e alla valorizzazione delle eccellenze alimentari italiane.
“In realtà Eataly è un vero e proprio mercato “indoor” - precisa Marco Liera, direttore del negozio torinese - che unisce enogastronomia di qualità, didattica, eventi, corsi di cucina, ristoranti tematici e tanto altro. A pensarci bene, solo la cassa all’uscita segna una continuità col classico supermercato … .
Un universo incredibile - aggiunge Valentina Pellizzetti, responsabile della didattica e degli eventi - di prodotti, selezionati e “certificati” con la consulenza e i suggerimenti di Slow Food. Qui si può comprare, mangiare e imparare, grazie a 2.000 metri quadri di superficie espositiva, ai ristoranti tematici e non ultimo alle aule didattiche.
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