LA COMUNICAZIONE ENOGASTRONOMICA? UN PO’ TROPPO AUTOREFERENZIALE. IL MIO RAPPORTO COL VINO? OTTIMO, PURCHE’ ROSSO! LE RIFLESSIONI SUL MONDO DEL CIBO E VINO DI FRANCESCO TULLIO ALTAN, UNO DEGLI ARTISTI PIU’ PUNGENTI E INCISIVI DELLA SATIRA ITALIANA

“Un’intervista video? Magari dopo un bicchiere di vino, tanto per essere un po’ più disinvolti”. Scherza Francesco Altan, ma non troppo, alla nostra richiesta di qualche battuta per www.winenews.tv, tanto per non smentire l’immagine di personaggio piuttosto introverso, poco incline a concedersi e a mostrarsi.
Pacato e riflessivo, Altan sembra lontano anni luce da certi animali televisivi dei nostri tempi, pur riuscendo meglio di altri a essere graffiante e incisivo. Senza bisogno di strillare, anzi, per certi versi sussurrando. Autore di fumetti, sceneggiature e vignette satiriche che hanno segnato e per certi versi caratterizzato la storia italiana degli ultimi trent’anni, inventore di personaggi che sono entrati nell’immaginario collettivo di diverse generazioni come la cagnolina Pimpa o l’operaio Cipputi, l’artista friulano dimostra un buon feeling, a suo modo ovviamente, anche col mondo del vino.
“Mi chiede se il cibo e il vino possono avere un risvolto sociale? Credo di si, visto che fanno parte delle abitudini sociali della gente. E tuttavia non li caricherei di un peso eccessivo”. Eppure molti hanno giocato a dare un colore politico ai prodotti dell’enogastronomia. Ma il vino è di destra o di sinistra? “Credo che, in questo senso, il vino sia decisamente neutrale”.
Passiamo al tema della comunicazione enogastronomica, non le pare un po’ troppo autoreferenziale, come ingabbiata in un chiacchiericcio tra addetti ai lavori? “Sono d’accordo e, purtroppo, c’è anche molta gente che ci casca; per quanto mi riguarda preferisco provare e decidere per conto mio”.
Ma qual è il rapporto di Altan con il vino? “Ottimo, direi. Anche se devo precisare che quando parlo di vino intendo esclusivamente vino rosso!”.