Una migliore definizione della produzione dei due vini Chianti e Chianti Classico, i cui relativi disciplinari sono autonomi e separati dal 1996, è stata varata dal Consiglio dei Ministri, che ha approvato il disegno di legge comunitaria 2008 (articolo 10). Lo annuncia, in una nota, il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro nel precisare che la norma introdotta apporta una modifica alla legge 164/92 (articolo 5) al fine di chiarire che nella zona riservata al vino Chianti Classico “non si possono né impiantare né iscrivere all'albo vigneti Chianti Docg”.
“Vogliamo difendere la specificità delle denominazioni di origine che sono parte integrante delle politiche per la competitività del nostro agroalimentare di qualità - sottolinea il ministro De Castro - e con questa norma si intende chiarire e definire con maggior precisione il confine tra produzioni a vocazione diversa”.
Nel 1996 il Chianti Classico ottiene la definitiva consacrazione della sua importanza e primogenitura: con il Decreto Ministeriale del 5 agosto, la Docg Chianti Classico viene riconosciuta denominazione autonoma, sancendo una volta per tutte la sua diversità e indipendenza dagli altri vini Chianti.
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