Per gli amanti dei vini dell’Alto Adige, appuntamento di fine estate alle pendici delle Dolomiti: l’occasione è “Vinea Tirolensis” (edizione n. 9), il 25 agosto a Bolzano, quando 60 piccoli produttori dell’associazione Vignaioli dell’Alto Adige presenteranno ad appassionati e addetti ai lavori il meglio della loro produzione.
Oltre 300 etichette, dai forti caratteri individuali, dovuti alle piccole dimensioni delle aziende, spesso a conduzione familiare, che fanno parte dell’associazione (Freie Weinbauern Südtirol), e provenienti da tutte la zone vitivinicole altoatesine, dalla Valle Isarco alla Bassa Atesina, dalla zona di Bolzano, Oltradige e Merano alla Val Venosta.
L’obiettivo è quello di distinguersi anche producendo vini sostenibili con sistemi biologici e biodinamici certificati a garanzia di maggior qualità.
I Vignaioli dell’Alto Adige, anche se rappresentano appena il 5% della produzione totale altoatesina,con una superficie vitata di 300 ettari, commercializzano oggi ben oltre il 94% dei vini di loro produzione in bottiglie da 0,75 litri, di cui il 23% con la vendita diretta, per un prezzo medio a bottiglia di 7 euro. Il mercato principale è l’Alto Adige, con una quota del 61%, seguito dal resto d’Italia 20%, da Germania 9%, Stati Uniti 4%, Austria e Svizzera 2% ciascuno.
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