La sfida che attende la comunità internazionale nei prossimi anni per rispondere alla domanda alimentare globale è “di grandi proporzioni”, occorre “mobilizzare 30 miliardi di dollari all’anno per raddoppiare la produzione alimentare utile a sfamare i 9 miliardi di abitanti del pianeta”. E’ la stima del direttore generale della Fao, Jaques Diouf, che ieri ha parlato alle Commissioni parlamentari congiunte Affari Esteri e Agricoltura della Camera e del Senato.
L’audizione rientra nell’indagine conoscitiva voluta dal Parlamento, per verificare gli esiti del vertice internazionale organizzato dalla Fao a Roma sull’emergenza cibo. Si tratta di una “cifra assai modesta - ha detto Diouf - se messa in rapporto con il sostegno che i Paesi Ocse danno al proprio settore agricolo, che ammonta a 376 miliardi di dollari, e con le spese per gli armamenti che hanno raggiunto, nel 2006, i 1204 miliardi di dollari”.
Il direttore generale ha poi rivolto un appello all’unità della comunità internazionale che nel vertice di Roma a giugno, ha annunciato risorse per un totale di 11 miliardi di dollari. Se si aggiungono i contributi promessi prima e dopo la conferenza, l’ammontare complessivo, stima la Fao, è di 23 miliardi di dollari. “Molte di queste promesse, però, debbano ancora concretizzarsi”.
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