Il Comitato di Garanzia del Brunello di Montalcino, per bocca di uno dei suoi rappresentanti più importanti, il dottor Fulvio Mattivi dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, propone al Ministro delle Politiche Agricole la costituzione di una banca dati sugli antociani di Sangiovese.
L’esperienza compiuta sul Brunello, con un’ampia rassegna dei sistemi a oggi disponibili per accertare la corrispondenza tra etichetta e contenuto della bottiglia e dei modi per validare le metodiche di riscontro, può permettere la costituzione di una banca dati ufficiale di riferimento degli antociani di Sangiovese, capace di rappresentare un parametro scientificamente incontrovertibile, a disposizione degli organi di controllo, dei produttori e del Consorzio del Brunello.
Il lavoro già cominciato a Montalcino è l’inizio di un processo articolato, ma assolutamente fattibile, che permetterebbe all’Italia di essere decisamente all’avanguardia in questo specifico campo, proponendo un modello praticamente unico al mondo.
C’è però un ostacolo da superare: i fondi. La costituzione di una banca dati affidabile è infatti un’operazione molto dispendiosa, ma questa sperimentazione, naturalmente, oltre ad una stretta collaborazione con i bracci operativi del Ministero delle Politiche Agricole; potrebbe contare anche sul supporto degli attori locali, Regione, Provincia e Consorzio.
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