Parte dalla Sicilia del sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi e dei tanti produttori vinicoli, la nuova “crociata” contro le pale eoliche “selvagge”, che porterà a maggio ad una vera e propria marcia su Roma con una manifestazione destinata a fare clamore. Dopo la dura protesta toscana di Jacopo Biondi Santi in quel di Scansano, è adesso il territorio siciliano a insorgere contro quella che è sentita come un’“invasiva deturpazione” di uno dei paesaggi più belli del Belpaese. Il tutto all’insegna una “ideologia” di un’energia pulita che, secondo Sgarbi, nasconde invece un preciso disegno mafioso per accaparrarsi “i finanziamenti europei” per l’eolico a scapito dell’ambiente e del paesaggio siciliano”.
A Vinitaly Sgarbi ha tenuto una partecipata assise di produttori e rappresentanti istituzionali e ha spiegato che il moltiplicarsi “delle pale eoliche minaccia il paesaggio ed è necessario fare una battaglia per difendere la bellezza e la natura contro gli interessi mafiosi che stanno dietro a tutto ciò. Tra 15 anni ci accorgeremo che non abbiamo tratto nessun beneficio energetico da queste operazioni, e ripristinare il paesaggio sarà allora un’impresa molto difficile. I veri guerrieri in questa partita sono i viticoltori, come già ha fatto Jacopo Biondi Santi in Toscana, e a maggio saremo a Roma per far sentire la nostra voce”.
Tra i vari interventi anche quello di Alessio Planeta, una delle aziende simbolo della Sicilia enologica, che ha ricordato come “il paesaggio e la natura sono le basi su cui abbiamo costruito il nostro lavoro. Deturpare questo patrimonio ci renderà più difficile competere sui mercati e vendere il nostro vino. Non dimentichiamo - ha aggiunto - che già oggi in Sicilia i parchi eolici sono 10 volte quelli della Toscana e presto altri ne saranno costruiti”.
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