02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LE ORIGINI DELLA VITIVINICOLTURA, DALLA VITE SELVATICA ALLE VARIETÀ COLTIVATE: SE NE PARLA A PODERE FORTE (SIENA) IL 25 E 26 GIUGNO, CON STUDI E RICERCHE DA TUTTA EUROPA. A CONDURRE LE DANZE IL PROFESSOR ATTILIO SCIENZA DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO

Non di sola “vitis vinifera” è fatta la viticoltura. Anzi, “l’inizio, almeno letterario, della storia viticola dell’occidente - scrive il professor Attilio Scienza dell’Università di Milano - è racchiuso nel IX° Canto dell’Odissea dove i vini “forti e scuri” portati da Ulisse a Polifemo e prodotti nel mediterraneo orientale si contrappongono a quelli dell’isola dei ciclopi, “… che nulla piantano con le mani, né arano. Tutto cresce per loro senza semina né aratura: e grano, e orzo, e viti producono vino dai grossi grappoli, e la pioggia di Zeus li rigonfi” e che configura nettamente le caratteristiche dell’uva selvatica, sottoposta ad una coltivazione primitiva o nulla”. E, proprio alla vite selvatica, è dedicato il convegno internazionale “Origini della vitivinicoltura - Dalla vite selvatica alle varietà coltivate”, di scena il 25 e 26 giugno a Podere Forte, cantina toscana di Castiglion d’Orcia (Siena), con il piacevole intermezzo della cena curata del “3 stelle Michelin” “Da Vittorio” di Brusaporto (Bergamo). A confronto ci saranno ricerche di tutta Europa sulla conservazione e lo studio della vite selvatica, e quelle sui rapporti genetici tra viti selvatiche e vitigni coltivati, uno dei grandi misteri ancora irrisolti della viticoltura.
Di seguito, i relatori, introdotti dal professor Scienza, ed i temi delle loro comunicazioni:
Il 25 giugno ecco i relatori:
- professor Osvaldo Failla, Dipartimento di Produzione Vegetale, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano: “Tappe e tracce della domesticazione della vite”
- professor Rafael Ocete, Departamento de Fisiología y Zoología, Faculdad de Biología, Universidad de Sevilla, España: “Wild grapevine in the Iberian Peninsula”
- dottoressa Barbara Biagini, Dipartimento di Produzione Vegetale, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano: “La vite selvatica in Italia”
- professor David Maghradze, Research Institute of Horticulture, Viticulture and Oenology, Tbilisi, Georgia: “Wild grapevine in Georgia”
- dottoressa Claire Arnold, National Centre of Competence in Research (NCCR) Plant Survival, University of Neuchâtel, Swisse: “Modelling and genetics: tools for a better comprehension of the ecology and conservation of wild grapevine populations in Europe”
- dottoresssa Rosa Arroyo-García, Centro de Biotecnología y Genómica de Plantas UPS-INIA, Madrid, España: “Genetic analysis of wild grapevine populations in the Iberian Peninsula: are they real or hybrid?
dott. Roberto Bacilieri, Institut National Recherche Agronomique (INRA), Montpellier - France: “Genetic diversity in european wild and cultivated grapevines: evolutionary and conservation questions”
- dottoressa Stella Grando e dottoresssa Flavia Moreira, Istituto di San Michele all’Adige, (Trento), Italia: “Studio delle accessioni di Vitis vinifera sylvestris e sativa in collezione presso la Fondazione Mach”
- professor Ferdinand Regner, Klosterneuburg, Department for Grapevine Breeding, Austria: “Where are the traces of the wild vines in the Mid European grapevine?”
- dottoressa Serena Imazio, Dipartimento di Produzione Vegetale, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano: “Biologia molecolare e Archeologia per capire la storia dei Vitigni Autoctoni”
- professor Andrea Zifferero, dottor Andrea Ciacci, dottoressa Miryam Giannace del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Siena, dottoressa Monica Scali, dottoressa Rita Vignani, dottoressa Elisa Paolucci, dottorJacopo Bigliazzi e dottor Valerio Zorzi del Dipartimento di Scienze Ambientali, Università degli Studi di Siena: “Dalla vite silvestre ai vitigni autoctoni: contributi e prospettive degli approcci archeologico e biomolecolare”
Il 26 giugno, invece, ci sarà un approfondimento sull’esperienza di Podere Forte, con l’agronomo francese Claude Bourguignon, l’enologo Donato Lanati ed una degustazione dei vini della cantina guidata dal “Master of Wine” Ian D’Agata della Wine Academy di Roma.
Info: www.podereforte.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli