Stretti nella morsa della crisi, anche gli operatori agrituristici sono costretti ad adottare contromisure che vanno dall’incremento di offerte e servizi, ad una più attenta professionalità, fino a promozioni, saldi e “3x2”. Si tratta delle strategie adottate per tentare di evitare il ripetersi del calo di presenze che nel 2009 aveva raggiunto il picco del 6%. Questo, almeno, risulta da un’indagine di Turismo Verde - Cia, che fotografa un settore agrituristico che, come le altre attività agricole, fa ancora fatica a risollevarsi dalla crisi. E la prima metà di giugno 2010 conferma questa tendenza negativa, con la permanenza in azienda passata da settimane a week-end lunghi, possibilmente sfruttando promozioni e offerte aziendali, con prezzi fermi allo scorso anno o offerte sulla durata del soggiorno, cioè con una politica di “saldi” applicata anche all’alta stagione. L’azienda agrituristica che meno risente della crisi, secondo Turismo Verde - Cia, è, quindi, quella che ha saputo investire nell'ospitalità, nella predisposizione all'accoglienza, nei servizi offerti. Tra le carte vincenti, fondamentali sono conoscenza del territorio e delle tradizioni, ma anche una ristorazione attenta alla stagionalità e territorialità dei prodotti e al loro utilizzo. E, particolare non secondario per accattivarsi la clientela, è anche la presenza di una sala comune di lettura con il servizio “wireless”, e di un’area benessere.
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