Nel 2010, il Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene cresce sia in Italia che all’estero e la previsione è di un aumento della produzione del 3-5%, con una performance di oltre +45% dal 2003 a oggi e un tasso medio annuo di crescita del 10,6%. E il Natale si preannuncia “spumeggiante” con un +50% delle vendite rispetto agli altri mesi e circa 10 milioni di bottiglie stappate: e nonostante il Prosecco Superiore presenti un consumo destagionalizzato, per le feste si prevede comunque la vendita del 20% della produzione totale. I numeri però non sono tutto, ciò che più si evidenzia nel territorio storico di produzione del Prosecco, Conegliano Valdobbiadene, infatti, è la creazione del suo modello imprenditoriale nel panorama nazionale. E, in un momento di forte criticità per l’economia globale, nella patria del Prosecco Superiore, le aziende continuano a investire in strutture (+16%) e, in particolare, attraverso l’assunzione di personale sempre più qualificato.
Caratteristiche che hanno permesso di registrare performance record, come evidenziato dall’analisi del Rapporto del Centro Studi, indagine annuale sui dati 2009. I numeri della denominazione sono di tutto rispetto: 60.800.000 bottiglie, 2.913 viticoltori, 166 case spumantistiche, un giro d’affari di 380 milioni di euro. Nel 2009 rispetto al 2008 il Prosecco cresce del 5,9% in tutti i canali distributivi: l’horeca si conferma il principale canale con 35,1% delle vendite. La Grande Distribuzione Organizzata aumenta di importanza (32,4%), con un +2,5%.
All’estero le vendite salgono del 5,7% raggiungendo il 36,6%; primo mercato si conferma la Germania con il 33,3%, seguita dalla Svizzera ( 19,4%) e dagli Stati Uniti ( 9,8%), ma crescono anche i mercati minori e oggi il Prosecco Superiore è presente in oltre 50 Paesi.
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