È sempre la solita questione, il bicchiere può essere mezzo vuoto o mezzo pieno. E così anche i dati e le previsioni che arrivano sui bilanci per le famiglie italiane nel 2011, possono essere visti da diverse angolazioni. Dall’Osservatorio su Risparmio e Famiglie di Ing Direct, realizzato da Gfk Eurisco, emerge che nel 2011 gli italiani consumeranno di meno e si tuteleranno ancora di più che in passato verso gli imprevisti e le spese inattese dell’anno nuovo. E qui sta il bicchiere mezzo vuoto, sia per chi vorrebbe vendere e venderà meno, sia per chi vorrebbe comperare qualcosa in più, ma preferirà non farlo. Il bicchiere mezzo pieno, manco a dirlo, arriva sulla tavola: nella “top 10” delle spese irrinunciabili, svettano al primo, posto gli acquisti di alimentari di marca, di prodotti culinari di qualità o di semplici sfizi per il palato (nel 20% dei casi). Sarà che, visto che comunque si deve mangiare, la gente preferisce sempre più farlo meglio, sarà che i piccoli lussi gastronomici sono comunque accessibili ai più, almeno “una tantum”, o sarà una crescente consapevolezza che anche la salute risente della qualità di ciò che mangiamo, fatto é che il budget destinato alla tavola è quello che gli italiani taglierebbero per ultimo, sacrificando, piuttosto, sull’altare del bilancio, le spese per i figli, dalla baby sitter all’abbigliamento, e alcuni status simbol ormai affermatissimi, come le vacanze, le terme e le beauty farm.
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