Sarà per le trasformazioni della famiglia tradizionale e dei suoi ruoli interni, sarà per necessità lavorative o più semplicemente per passione, ma la tendenza in cucina è sempre più ... maschia. Sono in aumento, infatti, gli uomini che non solo si cimentano ai fornelli, ma che vogliono scoprire tutti i “trucchi del mestiere”. Se dagli anni ’80 ad oggi i maschi ai fornelli, in Italia, sono quasi raddoppiati (dal 28,5% al 43,2% secondo l’Istat), adesso c’è un vero “boom” di iscrizioni ai corsi, dove le presenze maschili superano quelle femminili. Anche nel tempo dedicato alla cucina, a cui il 29% degli uomini dedica dalle 6 alle 40 ore settimanali, ed 1 su 3 lo fa per passione nel tempo libero. Le scuole di cucina avevano, negli anni ’90, una “clientela” maschile del 10%, oggi, invece, si arriva al 40%. Il fenomeno non è solo italiano: una tendenza simile si riscontra in Usa e Giappone. Nella patria dello zio Sam - secondo una ricerca del Pew Research Center - il 32% degli uomini ama cucinare, ed un altro 26% se la cava discretamente tra pentole e mestoli, mentre nel Paese del Sol Levante l’Associazione delle scuole di cucina hanno registrato un vero “boom” di iscritti negli ultimi 5 anni, passando dai 300 del 2005 ai 5.000 del 2010. Insomma, i “maschietti” sono sempre più conquistati dall’ormai ex regno delle donne. E, veri e propri “cooking passionates”, sono anche più attenti e pignoli del “gentil sesso”...
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