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TRA COMUNITÀ DEL CIBO, PRESÌDI, GRANDI CHEF, LABORATORI, TEATRI DEL GUSTO, APPUNTAMENTI A TAVOLA, INCONTRI CON AUTORI, IL FERMENTO DELLA GASTRONOMIA INTERNAZIONALE È DI SCENA AL “SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE” BY SLOW FOOD (TORINO, 25/29 OTTOBRE)

Non Solo Vino
Tornano, in ottobre a Torino, Salone del Gusto e Terra Madre

Tra le comunità del cibo e i Presìdi con le loro specialità da tutto il mondo e tanti grandi chef (Massimo Bottura, Fulvio Pierangelini, Davide Scabin, la famiglia Iaccarino, Ugo Alciati ...), protagonisti, con i loro piatti simbolo, di Laboratori del Gusto, Teatri del Gusto, Appuntamenti a Tavola ed Incontri con l’Autore, che ripercorrono la storia della cucina e raccontano tecniche innovative, il grande fermento che percorre il mondo della gastronomia a livello internazionale è di scena al “Salone del Gusto e Terra Madre”, gli appuntamenti targati Slow Food, che nell’edizione 2012, di scena al Lingotto Fiere e Oval a Torino dal 25 al 29 ottobre (info: www.slowfood.it), si fondono in un unico evento, per diffondere la filosofia della “chiocciola” e dare più spazio ai temi e alle campagne della rete, come l’importanza della biodiversità e della sostenibilità, la tutela del paesaggio e la riscoperta dei saperi tradizionali. Il leitmotiv? “Cibi che cambiano il mondo”.
Le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi testimoniano come si possa rivoluzionare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo, dimostrando che possiamo fare qualcosa di buono per la nostra salute, l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità. Una filosofia che si tradurrà in oltre 120 Laboratori del Gusto, più di 20 Appuntamenti a Tavola, 14 Teatri del Gusto, 10 Incontri con l’Autore e 19 Master of Food, in programma nell’evento organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Tra i Laboratori, antiche tecniche rinnovate e nuovi metodi di manipolazione, saranno alla base dell’appuntamento con Lars Williams, direttore del Nordic Food Lab, l’istituto fondato da René Redzepi, chef del Noma di Copenaghen, e dall’imprenditore gastronomico Claus Meyer. Tra i frutti di queste ricerche in assaggio, il profumato e delicato gelato di alghe. Le comunità del cibo di Terra Madre parteciperanno con specialità da tutto il mondo ai Laboratori del Gusto: Cuscus, cuscussù, couscous, kuskusu, seksu, diverse declinazioni dalla Sicilia al Nordafrica per un piatto unico, saranno presentate da due grandi interpreti, dall’Algeria Sid Alì Lahou, chef e fondatore di una cooperativa che produce couscous da semole bio, e Marilù Terrasi del ristorante Pocho di San Vito lo Capo, anfitrione del couscous alla trapanese. Un vero e proprio tour enogastronomico sarà offerto dai Laboratori in cui si assaggiano prodotti delle comunità del cibo e dei Presìdi Slow Food. Tra questi: la Bretagna, con eccellenze quali le ostriche nate in mare aperto e il rarissimo miele delle api nere dell’Isola di Ouessant, per raccontare la reistenza delle comunità locali al dilagare della produzione intensiva di cibo; l’Albania, una delle cucine meno conosciute d’Europa, protagonista di un percorso che unisce simbolicamente il Nord (regione del Kelmend) e il Sud (Permet) del Paese, con, guida d’eccezione, lo chef Altin Prenga del ristorante Mrizi i Zanave di Fishta.
La storia della cucina italiana sarà raccontatata nei Teatri del Gusto che prendono spunto dal libro “Cronache golose”, di Marco Bolasco e Marco Trabucco, edito da Slow Food Editore, con Fulvio Pierangelini, Davide Scabin, Valentino Marcattilii e la famiglia Iaccarino che preparano i piatti simbolo dei loro ristoranti. Anche la grande cucina del Nord sbarcherà a Torino con lo svedese Magnus Nilsson, chef del Faviken Magasinet, nello Jämtland, in un Teatro del Gusto profumato da bacche, erbe, fiori e licheni. E, sempre tra i Teatri del Gusto, protagonisti sono anche chef della rete di Terra Madre. Oltre ai cuochi sudamericani dell’Appuntamento a Tavola “America Latina: Terra Madre incontra l’Italia”: Beto Pimentel - da Salvador de Bahia, Brasile - che nel suo ristorante Paraíso Tropical possiede un giardino con migliaia di specie native, che racconterà la straordinaria biodiversità brasiliana, spiegando come coltiva e utilizza la frutta nell’elaborazione di piatti tradizionali; Meryem Cherkaoui - da Rabat, Marocco - personaggio unico nel panorama gastronomico internazionale, che interpreterà prodotti locali e tradizione marocchina con tecniche all’avanguardia apprese dai grandi chef francesi. Sempre per gli Appuntamenti a Tavola - in prestigiosi ristoranti di Torino e dintorni e nelle migliori cantine di Langa - attesa anteprima, il 24 ottobre, con Davide Scabin, che metterà in scena la Piola Combal: tovaglie a quadretti e posateria pesante per una cucina fedele alla tradizione, ma con un tocco d’autore. Insieme alla proposta di Enrico Crippa quella di Scabin sarà un evento “neo pop” per una visione innovativa della cultura gastronomica regionale. Chi invece del Piemonte preferisce la tradizione in purezza non rinuncerà al menù stellato di Renzo e Giampiero Vivalda, dell’Antica Corona Reale di Cervere (Cuneo), che celebra 200 anni di storia. Evento top, l’Appuntamento a Tavola al ristorante Guido Pollenzo con Ugo Alciati e Mary Barale, già chef del Rododendro di Boves (Cuneo), che si riuniscono per omaggiare la grande cucina di territorio. E, poi, una cena veramente “internazionale” sarà quella preparata da Massimo Bottura insieme a cinque cuochi latinoamericani: Roberta Sudbrack (Brasile), Carlos Garcia (Venezuela), Gaston Acurio (Perù) ed Enrique Olvera (Messico) che presenteranno un menu che attinge a piene mani ai prodotti delle comunità del cibo, mentre entrée e aperitivo sono firmati da Bottura e dall’uruguagio Matias Perdomo dello stellato Pont de Ferr di Milano.
Da non perdere anche i tre “Appuntamenti a Tavola” per esplorare la tendenza dei neo-bistrot francesi: da Parigi, Noriaky Tamizane e Giovanni Passerini per il ristorante Rino, e Raquel Carena del Baratin; da Dijon David Zuddas del DZ’envies. Infine, la proposta di 4 giovani (e talentuosi) chef principalmente pensata per il pubblico giovane del “Salone del Gusto e Terra Madre”: Lorenzo Cogo del ristorante El Coq a Marano Vicentino, Damiano Donati del Serendepico a Gragnano di Lucca, Iuri Chiotti del ristorante Antiche Contrade di Cuneo ed Enrico Panero del Marin di Eataly Genova. Stessa anagrafe per i produttori dei vini abbinati.
I temi della rete, infine, saranno affrontati anche nell’atmosfera intima degli Incontri con l’Autore, come quello con Claude e Lydia Bourguignon, agronomi che da anni percorrono le campagne e le colline d’Europa per aiutare vigneron e agricoltori a combattere la perdita di materia organica dei suoli.

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