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È LA GIOVANE ARTISTA ILARIA DEL MONTE A VINCERE IL “PREMIO INTERNAZIONALE DI PITTURA ZINGARELLI-ROCCA DELLE MACÌE”, PREMIATA OGGI ROCCA DELLE MACÌE, CON L’OPERA “PRIMA CHE I GALLI CANTINO”. A RAFFAELE FIORELLA IL “PREMIO SPECIALE FAMIGLIA ZINGARELLI”

“Prima che i galli cantino” è l’opera a firma della giovane artista Ilaria del Monte, vincitrice del “Premio Internazionale di Pittura Zingarelli-Rocca delle Macìe”, promosso da Rocca delle Macìe, una delle cantine italiane più importanti nella realtà del Chianti Classico, per valorizzare il territorio e i suoi prodotti attraverso l’arte contemporanea, premiata oggi, nella sede dell’azienda, insieme a Raffaele Fiorella che ha ottenuto il “Premio Speciale famiglia Zingarelli” con l’opera “La raccolta delle olive” (info: www.roccadellemacie.com).
“Il giardino dei Getsemani” o, appunto, Orto degli Ulivi, produzione importante per la realtà agricola italiana e in questo caso toscana, è il tema su cui si sono confrontati i 19 giovani artisti partecipanti al concorso, e fra questi è stata l’opera della ventisettenne Ilaria del Monte ad avere la meglio con un olio su tela raffigurante una giovane che, distesa tra due ulivi, tende la mano ad un amante di cui restano soltanto gli abiti; sopra, tra gli alberi di ulivo tre galli, simbolo del Chianti Classico, sono pronti a cantare, destandola da quella che, forse, non era solo una fantasia.
“Premio Speciale famiglia Zingarelli” è andato, invece, al vinile su vetro di Raffaele Fiorella, che ha focalizzato la sua opera sulla tradizione mostrandola attraverso una nuova dimensione stilistica. L’azione della raccolta delle olive si trasforma in una miniatura dove il soggetto principale diventa l’elemento vegetale, dominando quello umano e controvertendo in tal modo l’ordine delle cose. La fatica del raccolto si articola così in una curiosa e spensierata danza, che pone l’accento sul significato profondo del lavoro e della fatica, alla riscoperta delle radici della storia con un’inedita lievità.
“Abbiamo scelto l’opera di Raffaele Fiorella - sottolinea Sergio Zingarelli, patron di Rocca delle Macìe - perché, oltre a trovarla particolarmente in attinenza con il tema del concorso, esprime in un modo apparentemente semplice dei temi profondi legati al rapporto dell’uomo con la natura. Ciò che ci ha colpito in modo particolare è lo scambio di proporzioni tra l’elemento umano e naturale, quasi a sottolineare il prevaricare della natura sull’uomo. In effetti, spesso, il lavoro dei campi deve sottostare alle forze della natura che detta tempi e regole, e decide cosa donarci. Ma nonostante il duro lavoro e la fatica la natura ci ripaga sempre con i suoi frutti generosi, proprio come quelli rappresentati nell’opera di Raffaele. Abbiamo molto apprezzato anche la parte ludica espressa nell’opera “La raccolta delle olive” - conclude Zingarelli - poiché ben esprime la parte più umana e poetica di questo lavoro che al di là della fatica, ci dona sempre grande gioia e soddisfazione.”
I finalisti del premio oltre ai vincitori sono: Mirko Canesi, Maria Grazia Carriero, Luna Corà, Luca Cruz Salvati, Laura De Barba, Pierluigi Lanzillotta, Marta Mancini, Ignazio Mortellaro, Luca Moscariello, Martine Parise, Sergio Picciaredda, Vittoria Ramondelli, Riccardo Ruberti, Renato Rubini, Mattia Scappini, Chiara Sorgato, Enatalem D. Zeleke.

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