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IL FUTURO DELL’EXPORT ENOICO NELLE PAROLE DEI PROTAGONISTI DAL VINEXPO A BORDEAUX: UNA SCELTA OBBLIGATA PERCHÈ PER SERGIO ZINGARELLI, PATRON DI ROCCA DELLE MACÌE, I PROBLEMI INTERNI SONO EVIDENTI “MA L’ITALIA DEVE RIMANERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO”

Nei Paesi produttori si consuma sempre meno vino, l’export, quindi, diventa una scelta obbligata, con l’obiettivo, da parte delle aziende italiane, di imporsi su ogni mercato, grande o piccolo che sia, specie quelli dei Paesi emergenti, a partire dalla Cina, ma senza perdere di vista comunque i partner storici, come Usa e Germania. Come conferma Sergio Zingarelli, patron di Rocca delle Macìe, una delle cantine più importanti della realtà del Chianti Classico, intervistato da WineNews al Vinexpo 2013 di Bordeaux, la fiera dedicata al vino più importante al mondo, i problemi interni sono evidenti “soprattutto nel mondo della ristorazione, ma l’Italia deve rimanere il punto di riferimento per le aziende, nonostante la necessità di guardare ai mercati del futuro, come la Cina, un mercato poco maturo”.

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