Bere in gravidanza può rivelarsi pericoloso, specie se si esagera: è un concetto espresso più e più volte, da ricerche mediche ed associazioni, ma la “European Fasd Alliance” ha fatto qualcosa di più, lanciando in 20 Paesi la campagna shock “Too Young To Drink”, una serie di manifesti in cui compaiono neonati immersi in differenti tipi di bevande alcoliche, dal vino alla birra passando per rum, vodka, whiskey e brandy. Non solo: in video e cortometraggi, i genitori di bimbi affetti da tali disturbi parlano delle conseguenze dell’assunzione di alcol nei nove mesi sperando di convincere le donne in gravidanza a rinunciare. L’obiettivo è quello di arginare una piaga come i disordini feto-alcolici, ossia difetti, disturbi dell’apprendimento, problemi comportamentali e malattie mentali causate dal consumo di alcol della loro madre durante la gravidanza, che riguardano 2 bambini su 100 in Europa e 1 su 100 negli Stati Uniti.
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