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Come si presenta la geografia enoica dell’Italia del Gambero Rosso attraverso la lente dei “Tre Bicchieri”? Prevalgono i premi alle denominazioni, Barolo in testa, poi Alto Adige e l’eccezione non secondaria: la Toscana, dove sono le Igt a prevalere

Come si presenta la geografia enoica dell’Italia del Gambero Rosso attraverso la lente dei “Tre Bicchieri”? Il panorama, evidentemente, vede privilegiare i premi attribuiti alle denominazioni, con il Piemonte in testa (79 “Tre Bicchieri”, tutti con vini a Doc o Docg), ma anche con un’eccezione: la Toscana, che nel complesso conquista 72 “Tre Bicchieri”, ma dove sono ancora le Indicazioni Geografiche Tipiche la singola tipologia a prevalere. Un retaggio del “power of Supertuscan” che sembra ancora godere di una certa solidità. Ed un punto a favore per quanti sostengono che un disciplinare a maglie più strette, come di solito è quello di una Doc o di una Docg rispetto ad una Igt, sia sinonimo di qualità più elevata per un vino.
Per il resto delle Regioni le Do prevalgono, anche in zone, come la Sicilia, dove nel recente passato non possedevano il medesimo appeal. Guardando alle denominazioni più premiate da “Vini d’Italia” 2015, la guida curata dagli esperti Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini e Marco Sabellico, al top assoluto rimane il Barolo, con 31 “Tre Bicchieri”, seguito dalla denominazione Alto Adige con 28. Terzo gradino del podio per la Toscana, e come detto non con una delle sue denominazioni più celebri, ma con la tipologia Igt, premiata 22 volte.
A seguire, 16 “Tre Bicchieri” per il Chianti Classico, e poi un trio di denominazioni con 11 riconoscimenti ciascuna, formato dai piemontesi Barbaresco e Barbera, a cui fa compagnia il Verdicchio (8 per quello dei Castelli di Jesi, 3 per quello di Matelica), vino portabandiera delle Marche, di cui la guida del Gambero Rosso “certifica” ormai la presenza tra i grandi nettari del Belpaese. 10 “Tre Bicchieri” per l’Amarone della Valpolicella, che si conferma il top tra i vini del Veneto, per il Collio, che primeggia in Friuli Venezia Giulia, e per il Brunello di Montalcino. E, ancora, 9 per il Montepulciano d’Abruzzo. Tanti quanti quelli assegnati alle bollicine del Franciacorta, la denominazione più premiata tra quelle della spumantistica del Belpaese (seguita, nella tipologia, da 8 etichette per il Trentodoc).

Ma vediamo, in dettaglio da Nord a Sud, come il team di degustazione del Gambero Rosso ha disegnato la mappa dell’Italia del vino ...
Complice un accorpamento della limitata zona di produzione, in Val d’Aosta, i cinque “Tre Bicchieri” sono andati tutti a vini a denominazione.
Discorso analogo anche per l’Alto Adige, dove però ci sono alcune distinzioni per “sottozona” tra i vini della Val Venosta (4 premiati), quelli della Valle Isarco (4 anche in questo caso) e quelli di Terlano (3).
In Trentino, strapotere delle bollicine Trentodoc con 8 “Tre Bicchieri”, mentre ne vanno uno soltanto al Teroldego Rotaliano e all’Igt.
In Piemonte, sono ben 31 i Barolo premiati, seguono i Barbaresco (11 “Tre Bicchieri”) insieme alle Barbere (prevalgono quelle d’Asti, 7), poi i Colli Tortonesi con 5 vini premiati, i Roero con 4 “Tre Bicchieri”, i Dogliani con 2 premiati come Erbaluce, Gavi e Langhe, ed, infine, ad un vino a testa da “Tre Bicchieri” le denominazioni Nebbiolo d’Alba, Boca, Bramaterra, Gattinara, Carema, Dolcetto di Ovada e Alta Langa.
In Liguria si dividono i “Tre Bicchieri” le denominazioni Rossese di Dolceacqua (2), Colli di Luni (2), Riviera Ligure di Ponente (2), ma c’è anche spazio per un premio alle Cinque Terre.
In Lombardia, sono 9 i Franciacorta a “Tre Bicchieri”, seguiti da 7 vini premiati per l’Oltrepò Pavese, 5 Valtellina e 2 Lugana.
La geografia del Veneto enoico made in Gambero Rosso vede primeggiare la denominazione dell’Amarone con 10 vini premiati, seguita dal Prosecco di Valdobbiadene con 6 (un Cartizze premiato), dal Valpolicella con 5, 4 premiati il Soave, 3 per Custoza e Colli Euganei, e ancora un Bardolino, un Lugana, un Recioto, un Montepello e Colli Asolani, ed un Igt.
In Friuli Venezia Giulia, prevale la denominazione del Collio con 10 vini premiati, segue il Colli Orientali del Friuli con 7, 3 “Tre Bicchieri” ad Igt, 2 “Tre Bicchieri” per il Friuli Isonzo e per il Carso, uno per il Friuli Grave e per il Rosazzo.
In Emilia Romagna “scontro” all’ultimo “Tre Bicchieri” fra il Lambrusco (6) e il Romagna sangiovese (5). Premiato un solo Igt della Regione.
In Toscana, la distribuzione dei “Tre Bicchieri” per denominazione premia il Chianti Classico (16 in totale), seguito da Montalcino (11), da Bolgheri (6), dal Nobile di Montepulciano (5), dal Morellino (3), dalla Vernaccia di San Gimignano (2) come Cortona e Carmignano, e con un “Tre Bicchieri” le Colline Lucchesi, il Chianti e il Montecucco. Ma a totalizzare il numero maggiore di riconoscimenti è l’Indicazione Geografica Tipica con 22 “Tre Bicchieri”.
11 sono i “Tre Bicchieri” per il Verdicchio (8 per il Castelli di Jesi, 3 per il Matelica), nelle Marche, seguono 3 vini premiati per la denominazione Offida, 2 per il rosso Piceno ed un igt.
In Umbria, prevale il Montefalco Sagrantino con 7 “Tre Bicchieri”, seguono due premi ad Igt e uno per Torgiano e Orvieto Classico.
Nel Lazio, sono 4 i vini ad Igt premiati, seguono due Frascati, e un Cesanese del Piglio.
In Abruzzo, vince il Montepulciano d’Abruzzo con 9 “Tre Bicchieri”, seguito da 3 Trebbiano d’Abruzzo, e tre Abruzzo.
In Molise, premiato un Molise Rosso ed un Igt.
Sono 5 i Fiano d’Avellino premiati in Campania, a cui seguono 4 Sannio e 4 Igt, 2 Taurasi, 2 Greco di Tufo un Campi Flegrei, un Cilento e un Costa d’Amalfi.
In Puglia la denominazione predominante è il Gioia del Colle Primitivo con 4 vini a “Tre Bicchieri”, seguono 3 vini premiati a Igt, 2 Primitivo di Manduria e 2 Castel del Monte e un Salice Salentino.
In Basilicata guadagnano i “Tre Bicchieri” 4 Aglianico del Vulture.
In Calabria sono 3 i vini premiati ad Igt ed un solo “Tre Bicchieri” alla denominazione del Moscato di Saracena.
La denominazione Etna prevale in Sicilia, con 6 vini a “Tre Bicchieri”, ma sono 7 i premiati ad Igt. Seguono un Faro, un Sant’Agostino, un Passito di Pantelleria, una Malvasia delle Lipari, un Contea di Sclafani e un Cerasuolo di Vittoria.
In Sardegna, sono 3 i Carignano del Sulcis premiati, come i Cannonau di Sardegna, seguiti da 3 “Tre Bicchieri” a Igt Sardegna, 2 Vermentino di Gallura, un Alghero e un Mondralisai.

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