02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Negli Stati Uniti ben 30 milioni di wine lover (un terzo dei 90 milioni di consumatori che si contano complessivamente nel Paese), scelgono il canale “Direct-to-Consumer”, come rivela la ricerca di Wine Intelligence sui dati degli ultimi 6 mesi

Negli Stati Uniti ben 30 milioni di wine lover (esattamente un terzo dei 90 milioni di consumatori che si contano complessivamente nel Paese), scelgono il canale “Direct-to-Consumer”, come rivela la ricerca di Wine Intelligence sui dati degli ultimi 6 mesi (www.wineintelligence.com). Sono tre i canali remoti dell’acquisto diretto di vino: i siti web dei retailer, gli acquisti diretti dalla cantina ed i wine club, oltre agli acquisti che seguono le visite in cantina, tema focale del report, e ancora il canale più popolare del settore “Direct-to-Consumer”, scelto addirittura da un americano su 4 negli ultimi sei mesi, mentre a stentare maggiormente è il canale dei wine club, scelto solo dall’11% dei wine lover.
Il consumatore tipo che sceglie il canale “Direct-to-Consumer” è generalmente giovane, piuttosto benestante e abbastanza curioso da essere attratto da una vasta gamma di stili e vini diversi, caratteristiche che rende il gruppo particolarmente interessante come obiettivo di marketing. Negli acquisti in cantina, inoltre, c’è una maggiore propensione a spendere qualche dollaro in più per una bottiglia rispetto a quanto accada negli altri canali “Direct-to-Consumer”, anche se il numero medio di bottiglie acquistate è inferiore.
“Anche se i volumi di vendita del canale “Direct-to-Consumer” non sono ancora eccezionali - spiega il country manager per gli Usa di Wine Intelligence Erica Donoho - crediamo fermamente che a breve possa rivelarsi una notevole fonte di reddito, soprattutto per le cantine di piccole e medie dimensioni, specie supportate dalla tecnologia e da normative in grado di sostenerne la crescita”. Ad esempio, uno degli ostacoli maggiori alla crescita del canale della vendita diretta al consumatore è rappresentato “dai costi della spedizione, che rappresentano una barriera per almeno il 25% dei wine lover degli Stati Uniti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli