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“MooWine” per Zonin1821, “Contatto” per Santa Margherita, “List Mood” per Tommasi Family Estates e “Gourmeet” per Col Sandago: ecco i progetti selezionati dalle cantine ad H-Ack Wine, per la “digital revolution” nel mondo di Bacco

Abbinare il vino alla musica, alle immagini, alle emozioni e agli eventi; “profilare” consumatori, appassionati e chiunque, attraverso app, condivisione di contenuti e così via, entri in contatto con il mondo della cantina e del brand; carte dei vini e app che, abbinando scelte sul cibo, siano in grado di consigliare i vini e aiutare ristoratori e aziende vinicole a lavorare più in sinergia che mai: ecco gli atout che hanno guidato gli oltre 25 progetti proposti, ad H-Wine ai giovani partecipanti chiamati a raccolta dall’incubatore di startup H-Farm Venture con Vinitaly International, cantine come Zonin1821, Santa Margherita, Tommasi Family Estates e Col Sandago-Case Bianche.

Alla fine, ad essere selezionate per un ulteriore approfondimento sono stati, per Zonin, il progetto del “MooWine team”, piattaforma “web-based” incentrata sul gaming, con cui si ingaggiano i giovani, con sfide a step sul vino e con, cui tra le altre cose, si vincono “tannini” crediti spendibili per per vincere visite in aziende, sconti negli e-store e così via, utilizzando anche la sinergia con altre piattaforme che già esistono come Vivino.

A vincere il brief lanciato da Santa Margherita è stato invece il team “42”, con il progetto “Contatto” che, in estrema sintesi, coinvolge tecnologie diverse, web, social e così via per raccogliere in maniera non invasiva i contatti di chi in eventi diversi entra in contatto con il mondo Santa Margherita, unendo anche vino e musica, gaming e contest diversi, dando all’azienda anche la possibilità di profilare i consumatori del mercato di massa, puntando poi alla loro fidelizzazione.

T-Mood è invece il team che ha risposto meglio alla sfida di Tommasi Family Estates, con il progetto “List Mood”, carta del vino digitale che crea un contatto a 360 gradi tra cantine, ristoranti e consumatori, arricchendo l’esperienza della scelta del vino con i social, contenuti multimediali, giochi e condivisione, con una piattaforma che consente, anche in questo caso, la profilazione degli utenti, tema molto caro al mondo digitale.

“Gourmeet” del team “The grapes” è invece il vincitore della sfida lanciata da Col Sandago-Case Bianche, piattaforma molto semplice ma dalla grafica accattivante, capace di gestire una enorme mole di dati che mettano insieme vino e cucina, e più in generale la cultura che ruota attorno al wine & food, forniti sia dall’azienda che dagli utenti, con grande attenzione a semplicità e design.
“Sono stati tanti gli spunti interessanti, anche al di là dei progetti selezionati dalle cantine. Il mondo digitale può fare tanto per quello del vino, ed è per questo che continueremo ad investirci”, ha commentato Timothy O’Connell, co-funder di H-Farm. E a conferma di queste parole, infatti, Zonin oltre a quello vincitore, a premiato anche altri progetti che si sono distinti, mentre Santa Margherita ne inviterà in azienda altri tre per approfondire idee e aspetti particolarmente interessanti. La “digital revolution” nel mondo di Bacco continua...

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