La guerra alla contraffazione del vino adesso ha un’arma in più. Si tratta di un dispositivo adottato dai produttori di Saint-Émilion (un territorio in cui si producono, ogni anno, 20 milioni di bottiglie), i quali, grazie ad un’etichetta antifrode, potranno individuare in ogni momento la posizione esatta delle loro bottiglie. L’etichetta, come riporta il sito “Wine Searcher” (www.wine-searcher.com), combina un codice QR univoco e altre misure di sicurezza, che garantiscono la provenienza della bottiglia per l’acquirente, e dice esattamente dove e quando una bottiglia è stata prodotta.
Il QR code porta l’utente ad una pagina web, ospitata dal Comune di Saint-Emilion, che chiede un numero unico, che dovrebbe corrispondere ad un codice che è sulla bottiglia. Se il QR code e il numero non corrispondono, il produttore viene subito avvisato via e-mail che è stato rilevata una bottiglia fraudolenta. Questa nuova etichetta fa anche sì che la posizione della bottiglia possa essere individuata tramite GPS, e i produttori, così, possono vedere dove e quando viene scannerizzato il QR code ad ognuna delle loro bottiglie. Inoltre, gli adesivi sul collo della bottiglia e la nuova etichetta, sono a prova di manomissione e non possono essere rimossi.
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