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La settimana di Vinitaly inizia con la formazione: arrivano da tutto il mondo a Verona gli aspiranti “Italian Wine Ambassador” e “Expert” per superare il primo corso della Vinitaly International Academy. L’investitura a “Opera Wine” il 21 marzo

Arrivano a Verona da Cina, Usa, Australia, Austria, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Singapore, Hong Kong, Olanda, Regno Unito, Russia e Ucraina, sono professionisti del mondo del vino, da Master of Wine a chef corporate di catene alberghiere internazionali come Hyatt, Four Season, e Shangri-La, da direttori di scuole di degustazione a columnist di prestigiosi giornali come Forbes, e fino a Vinitaly (Verona, 22/25 marzo; www.vinitaly.com), studieranno 8 ore al giorno teoria e pratica sul vino italiano. L’obbiettivo è superare l’esame finale, il 20 marzo, del primo corso di specializzazione realizzato dalla Vinitaly International Academy - Via, con la direzione scientifica di Ian D’Agata, e diventare “Ambasciatore del vino italiano”, e, i più bravi “Esperto del vino italiano” (i 90/100, ma solo dopo aver riconosciuto alla cieca 8 vini) nei loro Paesi. L’investitura dei primi “Italian Wine Expert” sarà il 21 marzo, nella conferenza stampa di presentazione di “Opera Wine”, la degustazione delle 100 migliori cantine italiane promossa a Verona da “Wine Spectator” e Vinitaly, prologo di Vintaly.
I candidati sono 50, e il 20 marzo, al termine delle lezioni, verranno sottoposti a un esame finale; chi supererà la prova diventerà “Ambasciatore del vino italiano”. I più bravi, quelli che avranno raggiunto un punteggio di 90 su 100, potranno accedere alla prova orale con degustazione per il riconoscimento alla cieca di 8 vini e diventare “Esperto del vino italiano”. Questi ultimi saranno gli “Italian Wine Expert”, che supporteranno come insegnanti l’attività di Via nei loro Paesi. “Si tratta di un’attività culturale - spiegano i promotori - pensata però per supportare ai fini commerciali le cantine che vogliono esportare. La conoscenza, in questo caso, diventa strumento per riconoscere e scegliere quelle peculiarità, date dai vitigni autoctoni, che rendono i vini italiani diversi da tutti gli altri”.
Il corso rientra nel progetto di crescita ed espansione di Via, l’iniziativa lanciata nel febbraio 2014 da Vinitaly International per essere il polo educativo, accademico, scientifico di Vinitaly, con l’obiettivo di spiegare il vino italiano, perché esiste ancora troppa confusione all’estero, dove anche chi compra i nostri vini non sa la differenza, ad esempio, fra un Franciacorta e un Prosecco.
Info: www.vinitalyinternational.com

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