02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

Introdotte nel 2006, in Nuova Zelanda le indicazioni geografiche per il vino non sono mai diventate legge. Adesso, finalmente, il Governo di Wellington si muove, ed anche la reputazione di Marlborough e Hawke’s Bay godrà di maggiori tutele

Se le indicazioni geografiche sono alla base del sistema europeo, specie nel mondo del vino, garantendo protezione sui mercati internazionali e qualità per i consumatori, di certo non è la prassi in altre parti del mondo, come in Nuova Zelanda, dove regioni del vino come Marlborough o Hawke’s Bay, godranno di una tutela del genere solo alla fine di quest’anno, quando il Governo di Wellington istituirà un sistema giuridico per le indicazioni geografiche nazionali. Eppure, le indicazioni geografiche in Nuova Zelanda esistono già dal 2006, ma la legge non è mai entrata ufficialmente in vigore.
L’importanza di una normativa ad hoc, del resto, come racconta il magazine Uk “Decanter” (www.decanter.com) è sempre più evidente, e anche un Paese del cosiddetto “Nuovo Mondo” enologico non può più restare “indifeso” o soltanto legato alla produzione “da vitigno”: le indicazioni geografiche offrono la garanzia che un vino proviene da una regione specifica e gode delle qualità e della reputazione specifiche di quella regione.
La mossa è stata accolta calorosamente dai viticoltori neozelandesi, che finalmente vedono dotarsi il settore di strumenti adeguati alla protezione dei suoi marchi premium e delle sue regioni top, con importanti riflessi anche a livello commerciale. La legge neozelandese dovrebbe prendere la forma di un sistema di registrazione per i vini simile a quello usato per la registrazione dei marchi. Un progetto di legge sarà presentato al Parlamento della Nuova Zelanda alla fine di quest’anno, e la legge dovrebbe essere approvata entro la fine del 2015. Il vino per la Nuova Zelanda è oggi il sesto bene più esportato del Paese, con un fatturato in crescita del 9% che sta a 1,37 miliardi di dollari neozelandesi previsto a 2 miliardi nel 2020.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli