La Cina non arresta la sua “corsa al vino” e decide di investire ancora sul mondo di Bacco. Tanto che, il gigante della produzione vinicola cinese Changyu, ha deciso di comprare ancora all’estero e, dopo aver investito in Francia oltre 10 milioni di dollari ad ottobre, ora è alla ricerca di potenziali acquisizioni in Spagna, Italia, Australia e America. A riportare la notizia è il “21st Century Business Herald”, giornale con sede a Guangzhou.
Stando alle voci, infatti, Changyu sta mettendo gli occhi su questi cinque principali mercati del vino dove, oltre a potenziali acquisizioni, cerca partner per aumentare le vendite nel mercato cinese. Le trattative sono già in atto con alcune aziende e potrebbero dare i suoi frutti già nel 2015. “Per rendere Changyu una cantina internazionale “topnotch” (di prim’ordine), dobbiamo possedere una serie di marchi rinomati, come già fa l’americana Constellation Brands degli Stati Uniti - ha detto il vice presidente di Changyu Zhang Yu - abbiamo inoltre recentemente presentato un piano per aumentare la quota dei vini importati a oltre il 30% del nostro fatturato”.
La società intende ridurre i costi dei vini importati attraverso l’acquisizione diretta di cantine straniere, al fine di sfruttare la crescente domanda per i vini stranieri in Cina. Solo nei primi due mesi del 2015, la quantità di vini importati hanno fatto un balzo del +30% a 58.000 tonnellate, secondo le statistiche doganali cinesi.
Changyu vorrebbe così diventare un importante fornitore di vini stranieri in Cina, approfittando della sua rete di distribuzione tentacolare di 405 negozi sotto la sua diretta gestione. Ma la società già prevede di estendere questa rete a 665 negozi entro la fine dell’anno. Ma la Changyu, sta anche investendo nell’e-commerce, canale che ha visto un rapido sviluppo negli ultimi anni e che ha aumentato le vendite del 400% soli 2 anni.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025