Ora è ufficiale: il Gambero Rosso si quota in borsa. I rumors erano nell'aria da tempo, come riportato a fine maggio da WineNews, e ora arriva la nota che conferma il progetto di quotazione.
“Il Gambero Rosso ha deciso di scegliere la via della trasparenza assoluta. La nostra società sta per essere la prima media company del settore, a livello internazionale, a quotarsi in Borsa al mercato Aim, dove del resto sono già presenti aziende del settore vino. Quotarsi in Borsa vuol dire in primo luogo essere una casa di vetro da tutti i punti di vista, non solo sui bilanci ma anche sulla governance societaria, inclusi i processi valutativi. Naturalmente, la quotazione è funzionale ad un rafforzamento al quale tutti possono partecipare, specialmente se questa avviene con l’emissione di nuove azioni per l’incremento del capitale, come nel caso del Gambero Rosso”, si legge in un comunicato del gruppo (www.gamberorosso.it).
Dalla quotazione, spiega nella lettera il presidente Paolo Cuccia, Gambero Rosso si propone di raccogliere 7 milioni di euro, attraverso la sottoscrizione delle nuove azioni “da parte investitori professionali che ci hanno già accordato la loro fiducia, ma soprattutto dal settore retail e dai singoli risparmiatori. Li useremo per rafforzare le molteplici attività che svolgiamo, da anni, a favore del vino e del cibo made in Italy”.
A curare il collocamento, che inizia oggi 8 settembre e terminerà il 24 settembre, sarà la Banca Popolare di Vicenza (il cui presidente è Gianni Zonin, alla guida anche della più grande realtà privata del vino italiano, la Zonin 1821, ndr).
Nella lettera, Cuccia rivela anche i progetti per il futuro del “Gambero”: “da 30 anni fare parte dell'universo Gambero Rosso vuol dire contribuire all'affermazione della migliore cucina e dei migliori vini valorizzando al tempo stesso tradizioni e novità, genuinità delle materie prime e innovazione produttiva. Mangiare, bere, viaggiare e formarsi seguendo il Gambero Rosso vuol dire fare una scelta consapevole e critica verso il mondo vivere bene e del meglio del Belpaese.
I simboli dell’eccellenza del Gambero, i bicchieri per il vino, le forchette per i ristoranti, i chicchi e le tazzine per i bar, le foglie per i migliori produttori di olio extravergine, le chiavi per gli alberghi ed ora con la guida Top Italian Food, sono diventati un traguardo ambitissimo e un punto di riferimento imprescindibile, un marchio di garanzia e qualità, in Italia e all’estero.
Saremo sempre più presenti con nostre strutture nei paesi chiave per lo sviluppo del settore; incrementeremo le produzioni televisive destinate ad andare on air nei media internazionali; renderemo sempre più efficaci e multilingue i nostri siti e le nostre App; moltiplicheremo in tutto il mondo le nostre attività educational, dalle scuole di cucina alle degustazioni. La nostra squadra da quest’anno si avvale di tre professionisti di straordinario livello: Filippo Aleotti, Francesco Spinelli ed Emanuele Bevilacqua che hanno accettato il mio invito ad essere amministratori indipendenti per la grande passione che li accomuna della cultura italiana del buon cibo e del buon vino.
L'Aim, dunque, il listino di Borsa Italiana riservato alle Pmi, è sempre più affollato da player del wine & food del Belpaese, visto che Gambero Rosso arriverà dopo le quotazioni di Masi Agricola e di “Italian Wine Brands” (società che vede insieme Giordano Vini e Provinco). E anche questo è un segno dei tempi.
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