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Dopo aver abbandonato il sistema delle vendite en primeur, che veicolano la gran parte del mercato di Bordeaux, Château Latour si scopre un po’ più americana, e pensa alle maling list, in stile Napa Valley, per la vendita diretta dei suoi tre vini

Dopo aver abbandonato il sistema delle vendite en primeur, che da sempre veicolano la gran parte del mercato di Bordeaux, specie per quanto riguarda i grandi vini, Château Latour si scopre un po’ più americana, non tanto dal punto di vista produttivo, quanto sotto l’aspetto commerciale, con Frédéric Engerer, presidente del Premier Grand Cru di Médoc dal 1998, pronto a puntare forte sulla vendita diretta a singoli acquirenti selezionati, raccolti in un’unica mailing list, come fanno da sempre le cantine californiane. L’idea, o meglio la fascinazione, come racconta il magazine online “Le Pan” (www.lepanmedia.com), è figlia delle strategie della proprietà, visto che François Pinault, nel 2013, ha acquistato nella Napa Valle la cantina cult Araujo, dove Engerer trascorre una settimana ogni due mesi, proprio per scoprire ed assimilare un modello di business diverso, quello americano per l’appunto.
“La Napa Valley - ha spiegato Engerer a “Le Pan” - è stata una rivelazione, usano tecniche commerciali molto diverse dalle nostre, in particolare per quanto riguarda l’interazione diretta con i clienti privati, che qui rappresentano il 60% del giro d’affari. Capire l’importanza di un rapporto diretto tra Araujo ed i nostri clienti, ad esempio, ci ha fatto pensare molto. Intanto, vediamo come andranno le vendite dei nostri tre vini di Latour attraverso il solo canale dei nagociant, ora che abbiamo deciso di abbandonare le vendite en primeur, e poi - conclude Engerer - vedremo la fattibilità di una mailing list per una ristretta categoria di clienti storici, che in Napa Valley ha grande successo, ma non è detto che funzioni anche nella Vecchia Europa”.

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