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Russia e Canada riconoscono ufficialmente l’indicazione geografica Prosecco, che si scopre più tutelato e protetto. Focus - Bisol: “presto produzione ad 1 miliardo di bottiglie”. E sull’enoteca online Tannico.it il Prosecco sorpassa lo Champagne

Russia e Canada riconoscono ufficialmente l’indicazione geografica Prosecco, e adesso la bollicina italiana più bevuta nel mondo si scopre un po’ più tutelata e protetta, nonostante la strada da fare per arginare fenomeni di contraffazione che arrivano soprattutto dal mercato americano (dove alcune produzioni di “Prosecco” riportavano addirittura la dicitura “denominazione di origine controllata” e “made in Italy”), sia ancora tanta. “Si tratta di una novità senza precedenti - spiega il presidente del Consorzio della Doc Prosecco - perché per la prima volta entra il termine Prosecco negli elenchi delle indicazioni geografiche di questi due importanti Paesi. Ed il dato è ancor più interessante se si considera che sono solo 153 le indicazioni geografiche registrate in Russia prima della nostra. Il nostro impegno - continua Zanette - è tangibile sia sul fronte della prevenzione che della repressione, con azioni economicamente pesanti per i nostri bilanci ma che riteniamo siano indispensabili per garantire un buon livello di tutela sia ai consumatori che ai produttori”.
La speranza del Consorzio, adesso, è che l’attività di tutela, svolta in questi anni interamente a carico del sistema produttivo, possa contare quanto prima sulle risorse della Regione Veneto, del Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Ministero dello Sviluppo Economico. “Per molti anni il nostro sistema paese - riprende Zanette - si è concentrato sulla produzione, e in parte sulla promozione, tralasciando quasi completamente gli aspetti giuridici legati alla tutela, specie internazionale, ritenendo che il riconoscimento legale di una indicazione geografica da parte della UE fosse di per sé sufficiente a tutelare produttori e consumatori anche fuori dall’ambito comunitario”. Ma il riconoscimento da parte della Ue di un’Indicazione Geografica in Europa rappresenta solo il punto di partenza di un’ attività di tutela da svolgersi nei vari paesi del mondo, con logiche e strategie che vanno differenziate a seconda della legislazione locale per poter avere efficacia.

Focus - Bisol: “la richiesta dei mercati per il Prosecco arriverà nei prossimi anni ad 1 miliardo di bottiglie”
Quasi 500 anni di storia e 21 generazioni testimoniano della passione della famiglia Bisol per il mondo del vino (i primi documenti che attestano la liaison tra i Bisol e la vigna sono datati 1542). Un percorso che attraversa i secoli e arriva ai giorni nostri, periodo assolutamente positivo per il mondo del Prosecco Doc e Superiore Docg, denominazioni che rappresentano un asset economico rilevante per il Paese, e delle quali la cantina di Valdobbiadene rappresenta uno dei punti di riferimento, su cui Gianluca Bisol, a capo dell’azienda, ha sempre creduto molto, tanto da dire, già nel 2006, che il Prosecco sarebbe diventato entro il 2020 lo spumante più venduto al mondo.
“In realtà ero stato sin troppo cauto - commenta Gianluca Bisol - dal momento che a questo risultato siamo arrivati con anni di anticipo rispetto alla mia previsione. E ora, sulla base delle mie esperienze e della conoscenza dei mercati internazionali, solo quest’anno ho visitato oltre 20 Paesi, alzo la posta e dico che entro i prossimi 15 anni la domanda di Prosecco nel mondo sarà di 1 miliardo di bottiglie e quindi dovremo decidere se e come attivarci per poter soddisfare la richiesta. Attualmente sono 28.000 gli ettari destinati alla produzione di Prosecco - spiega Bisol - ma se dovessimo decidere di accontentare le richieste del mercato nel prossimo futuro dovremmo raggiungere i 60.000 ettari. Sempre senza abbassare lo standard qualitativo, anzi con una continua crescita dello stesso soprattutto sul territorio più vocato, vale a dire le alte colline di Valdobbiadene. Un modello in tal senso è quello costituito dal Bordeaux, con 60.000 ettari e una stratificazione nella proposta che riesce a coprire tutte le esigenze delle diverse tipologie di consumatore”.

Focus - Il Prosecco è la bollicina più acquistata online su Tannico.it
Il Prosecco batte lo Champagne nei brindisi degli italiani per il Natale 2015. Lo spumante italiano si posiziona al primo posto con il 35% delle bollicine vendute su Tannico.it (20.000 clienti tra novembre e dicembre, www.tannico.it), la più grande enoteca online in Italia, seguito dallo Champagne con il 32% e dal Franciacorta con il 24%, quarto il Trentodoc con il 4,4%.
Nella top 5 delle bollicine italiane più vendute il Prosecco Superiore Andreola si scopre il più apprezzato, medaglia d’argento per il Franciacorta Bellavista, seguito dal Prosecco V8+. Quarta e quinta posizione per il Trentodoc Ferrari e per il Franciacorta Berlucchi, per un acquisto medio di 5 bottiglie ed una spesa di 103 euro.
Analizzando, invece, gli acquisti online nelle città italiane registrati negli ultimi due mesi, è Vicenza la città che ama di più le bollicine: +40% dei consumi sulla media, con Modena al secondo posto (+31%) e Lecco al terzo (+27%). Mentre tra le città che ne consumano meno troviamo a sorpresa Trento (-60% sulla media), patria del Ferrari, Brescia (-40%) patria del Franciacorta, e Palermo (-32%) più tradizionalmente legata ai vini fermi.
Analizzando la totalità degli acquisti su Tannico.it, il vino rosso rimane il protagonista di pranzi e cene nel periodo delle feste, con percentuali pari al 50% delle bottiglie vendute. Le bollicine si attestano al secondo posto con una quota pari al 22% degli acquisti, mentre il vino bianco, tradizionalmente protagonista della cena della Vigilia a base di pesce, conquista il terzo posto con una quota del 20%.

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