Riparte dal Nord America, ed in particolare da Toronto, in Canada, 8 febbraio, e Miami, in Florida, il 10 febbraio, il “Simply Italian Americas Tour” di International Exhibition Management, evento in cui torna, nella logica del “fare sistema”, anche la collaborazione con Vinitaly International Academy. E così a Toronto nella prestigiosa Art Gallery of Ontario (Ago) e a Miami, nella storica Freedom Tower e al Miami Culinary Institute, saranno oltre 40 le cantine del Belpaese protagoniste del tour (organizzato in collaborazione con Federdoc, Uvive - Unione Vini Veneti, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Vino Frascati, Consorzio Tutela Vini Doc Castel Del Monte e Piedmont Red & White), in due tappe dove ci saranno mille tra operatori, buyers e opinione leader.
“Il mercato Nord Americano è di fondamentale importanza per il settore vinicolo italiano - spiega una nota - un’area strategica e vitale per l’export delle aziende nostrane. Gli Usa rappresentano, infatti, il primo paese di sbocco delle nostre esportazioni di vini imbottigliati - che nei primi nove mesi del 2015 hanno registrato incrementi di oltre il 6% in volume e 14% in valore sul 2014 - mentre il Canada si posiziona al quarto posto. Nello stesso periodo gli spumanti hanno toccato negli Usa e in Canada, rispettivamente, un aumento del 2% e del 9% in volume e del 21,6% e del 23,8% in valore (dati Il Corriere Vinicolo). Si tratta di aree dove i consumi del prodotto enologico italiano sono in costante crescita, ormai parte integrante dello stile di vita di un’ampia fetta di popolazione dai baby boomers ai millenials”. In particolare, per Toronto e l’Ontario, tra i vini importati, quello italiano occupa la prima posizione davanti agli Usa in termini di volume, situazione che si inverte se parliamo invece di valore. In questa provincia del Canada, così come in altre, il vino e le bevande alcoliche sono controllate dal Monopolio, Lcbo, che ne gestisce tutta la filiera, dall’importazione alla distribuzione.
“Il Canada è un paese - dichiara Giancarlo Voglino, ad Iem - sempre più strategico per le nostre aziende, le quali spesso faticano a comprendere la logica e i meccanismi del Lcbo. Per questa ragione abbiamo inserito nel programma del Simply Italian un incontro tra le aziende partecipanti e Paul Farrell, Category Manager Vintages di Lcbo per i vini europei, con l’obiettivo di fornire tutte le informazioni e i contatti appropriati per sviluppare il loro business. Si tratterà di un’occasione molto importante - e non comune - di formazione, che le aziende presenti potranno cogliere e valorizzare”.
Il programma della tappa di Toronto (8 febbraio) prevede, oltre all’incontro con Lcbo, due seminari: uno dedicato ai vini veneti, tenuto da Uvive, l’altro dedicato alla Franciacorta e alle sue produzioni. Il 10 febbraio Simply Italian si trasferirà a Miami, nell’autorevole Miami Culinary Institute: qui il programma prevede diversi seminari-degustazione di approfondimento dei vini italiani, tenuti da noti esperti del settore americani, come Charlie Arturaola che condurrà il seminario sui vini veneti a cura di Uvive; Geralyn Brostrom che per Federdoc e Consorzio Frascati guiderà il seminario-degustazione sulla tracciabilità dei vini del Belpaese e un focus sul Frascati Docg; Lyn Farmer che guiderà il seminario-degustazione dedicato al Chianti Classico Gran Selezione. Il programma dei seminari della tappa di Miami sarà organizzata in partnership con Vinitaly International, nel Progetto di valorizzazione food&wine in America (Programma Speciale Vino) organizzato da Ice (Italian Trade Agency) e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico: per l’occasione sono in programma tre Executive Wine Seminar della Vinitaly International Academy guidati da Ian D’Agata, volti ad offrire al pubblico specializzato locale una panoramica delle diverse caratteristiche e sfumature dei vini prodotti da vitigni come Grignolino e Carmignano, nonché sulla crescente importanza dei vini artigianali italiani. “Partecipiamo a questa tappa del Simply Italian Great Wines Americas Tour con la Vinitaly International Academy - dice Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International - perchè è un ottimo momento di collaborazione ed un esempio concreto di come sia possibile fare sistema in un mercato maturo, ma allo stesso tempo con ampi margini di crescita per il vino italiano, come quello statunitense”.
“Miami è ormai una tappa fissa - afferma Marina Nedic, presidente Iem - e di grande soddisfazione per i nostri Simply Italian che sono diventati l’appuntamento annuale più atteso per il vino italiano. Miami e la Florida rappresentano uno dei mercati maggiormente in espansione sia sotto il profilo economico per le sempre più numerose aziende di nuove tecnologie che si sono insediate in quest’area, sia sotto il profilo del consumo di vino italiano grazie a un’industria del turismo in crescita con la conseguente apertura di nuovi ristoranti - molti italiani - bar, locali di incontro e di divertimento. Il vino italiano ha sempre più spazio e noi, con i nostri eventi, lo aiutiamo a crescere in termini commerciali e, soprattutto, culturali e di conoscenza”. Il programma del Simply Italian Miami proseguirà presso la storica e prestigiosa Freedom Tower con il walkaround tasting dove, come da tradizione, saranno presenti anche alcuni tra i più rinomati ristoranti italiani della zona quali Toscana Divino, Via Verdi, Bocce, La Moderna e Oyster Leaf che cucineranno piatti in abbinamento ai vini delle aziende partecipanti.
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