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I “Global Trends” firmati Wine Intelligence raccontano l’approccio dei consumatori al mercato dei consumi. Anche del vino, che deve imparare ad ascoltare le esigenze dei wine lovers per dare risposte adeguate e non perdere quote di mercato

Italia
I trend del consumo di vino secondo Wine Intelligence (nell'immagine un opera di Depero, tra le firme più visionarie dell'arte e della pubblicità in Italia)

Cosa caratterizza il mercato dei consumi, cosa aggrega le persone, e cos’è che crea valore intorno ad un bene? Sono queste le domande che, ogni anno, ispirano il report sui “Global Trends” firmato da Wine Intelligence, realizzato a Prowein di Düsseldorf: tendenze cross-settoriali, che riguardano cioè molteplici categorie merceologiche e servizi, che non vogliono essere un vademecum, quanto una sorta di provocazione per tutto il mondo del food & beverage (www.wineintelligence.com). Un settore che, spesso, viene considerato come immune dalle forze che governano il consumo, appunto, di prodotti e servizi di altri settori (abbigliamento, tecnologia, servizi turistici). Forze che, invece, esistono anche per il mondo del vino, che deve imparare ad ascoltare il consumatore ed interpretarne i bisogni, con i giusti investimenti di marketing, per riuscire a parlare meglio il linguaggio dei wine lovers.
Ma quali sono i 10 trend che stanno caratterizzando l’odierna società dei consumi? Innanzitutto, stiamo vivendo in un’epoca in cui le risposte alle domande sono a portata di click (o di impronta digitale), e dove l’informazione è istantaneamente disponibile. Inoltre, in un’epoca in cui la maggior parte delle persone possiede gran parte delle cose che fisicamente desidera e il tempo si permea, quindi, di un valore immateriale inestimabile. Tutto ciò che cavalca il trend Instant, che favorisce cioè la nostra abilità (e necessità) di ricercare e comprare qualsiasi tipo di prodotto ad ogni ora del giorno, in qualsiasi luogo ci troviamo, ci semplifica la vita e ci libera dalla frustrazione e lo stress dell’utilizzo non efficiente del nostro prezioso tempo.
Se Instant riguarda la necessità di ottimizzare il tempo a disposizione da utilizzare per cose che ci piacciono, Play riguarda le modalità con cui questo tempo viene utilizzato. Un importante aspetto identificato, è che le persone utilizzano molto più il proprio tempo libero per vivere esperienze, sfide e nuove sensazioni rispetto al passato, anche recente. Ogni giorno siamo ossessionati dalla complessità del mondo che ci circonda e quindi i prodotti, o anche ristoranti e bar, che offrono un’immersione esperienziale che consente ai consumatori di “staccare” dai problemi quotidiani, ci attirano sempre di più.
Devotion, invece, è la conseguenza dell’eccesso di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno, avendo a disposizione tanta, spesso troppa, scelta. I consumatori spesso non vogliono e rifiutano di essere sottoposti alla miriade di offerte a cui sono sottoposti ma, anzi, preferiscono essere devoti a qualcosa che riconoscono essere di qualità eccezionale o che aggiunge un significato particolare alla propria scelta.
Il trend Upgrade, i cui elementi chiave sono due concetti opposti, ossia il “lusso accessibile” e la “ricerca di esclusività nei prodotti di tutti i giorni”, mostra come le scelte dei consumatori riflettano sempre di più la necessità di migliorare la propria autostima, non soltanto per l’utilità standard del prodotto stesso. Un esempio? Un take-away ordinato ad un ristorante stellato.
Custom è strettamente legato ad un desiderio primordiale: sentirsi individui. Quello che può sembrare un luogo comune, in realtà richiede di fermarsi un attimo a riflettere: l’evoluzione dei social media ha provocato un’eccessiva messa in “vetrina” delle cose che facciamo e possediamo e degli ambienti che viviamo: vacanze, lavoro, famiglia. Tutti sanno tutto di tutti. Con tutte queste informazioni passate agli altri così facilmente, il desiderio di “differenziarsi” dalla massa diventa sempre più stringente.
Da “stranger danger” a “game changer”, la peer-to-peer economy è un fenomeno nato molti anni fa, che sta crescendo esponenzialmente e sta cambiando radicalmente non solo il modo in cui le persone e le imprese fanno business ma anche, e soprattutto, le modalità e la mole di persone che interagiscono fra di loro e con la società in generale. Il trend Trust è ancora agli inizi, ma di sicuro si tratta di qualcosa di cui gli economisti tradizionali non hanno capito le potenzialità di influenzare le nostre decisioni di business e della vita di tutti i giorni.
Il 2015 è stato un anno di scandali di vario profilo che, non solo sono costati milioni di dollari alle multinazionali coinvolte, ma hanno soprattutto danneggiato la fiducia già vacillante di una base di consumatori scettici. I consumatori del futuro valorizzeranno sempre più i brand trasparenti, onesti e responsabili in ogni area del proprio business. Trasparency deve quindi essere parte integrante del credo aziendale.
8Le diete miracolose stanno lasciano piano piano spazio ad un concetto diverso e più tradizionale di Well-being, ovvero l’equilibrio fra il cibo, lo sport e l’esercizio fisico, la serenità della mente e, certamente, la stabilità dell’asse lavoro-famiglia-divertimento. Questo ritorno ad un concetto più olistico nell’era dell’hi-tech ha creato opportunità per una nuova generazione di prodotti e servizi dedicati al benessere della persona.
Nuclei familiari che si “riducono” di dimensione, la recessione economica, la necessità di limitare lo spreco di risorse, salari erogati settimanalmente (talvolta giornalmente) e ancora vite convulse e frettolose che ci portano spesso a consumare un pasto da soli o “sulla strada” per risparmiare tempo: la combinazione di questi elementi ha dato una definitiva rilevanza ad un trend non certo nuovo, Mini. Ciò che è nuovo e attuale, è l’assoluta rilevanza commerciale dei prodotti e servizi che soddisfano i bisogni sopra riportati.
Iperconnessione significa che è sempre più difficile introdurre sul mercato qualcosa di genuinamente innovativo e diverso, ma allo stesso tempo significa che ognuno di noi è molto più aperto a combinazioni inusuali. Il trend Fusion è, per sua stessa natura, un rifugio di creatività. Mentre i confini fra categorie e settori continuano a liquefarsi, le aziende e organizzazioni possono trarre vantaggio dal fatto che, al mondo d’oggi, idee completamente bizzarre possono essere accettate e viste come geniali dai consumatori.

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