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Sondaggio WineNews - Pasqua, a ciascuno il suo cestino da pic nic: pizza al formaggio e capocollo, Lambrusco, Vermentino per i foodies; uova, torta pasqualina e rosè per chi ama la leggerezza; abbacchio, Barolo, bianchi altoatesini per i più esigenti

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La scampagnata di Pasqua con “déjeuner sur l’herbe”

Per la scampagnata di Pasqua con “déjeuner sur l’herbe”, a ciascuno il suo cestino da pic nic. Dentro, per tutti, c’è la migliore produzione made in Italy: nel cestino dei foodies, amanti di cibo e vino perfetti per ogni occasione, c’è la tradizione, a partire da pane, formaggi e salumi, capocollo in primis, da mangiare con la pizza al formaggio, una forma di pecorino, e, tra le ricette, timballi di ogni tipo, e l’agnello, magari cotto alla brace in un barbecue. Ma c’è anche il cestino di chi ama la leggerezza, il trend del momento, per un pic nic a base di piatti semplici, da mangiare con le mani e ovunque, come le uova sode e la Torta Pasqualina, accompagnate da prosciutto di Parma o San Daniele, scaglie di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, grissini e friselle, e un trionfo di verdure primaverili (carciofi, asparagi, fave, cotte e crude per un pinzimonio) e frutta, rigorosamente di stagione. Nel cestino dei più esigenti, romantici da “piedi nudi nel parco”, gli ingredienti sono quelli di un brunch indimenticabile: agnello sì, ma abbacchio, cappon magro, piacere per gli occhi e per il palato, salumi e formaggi pregiati, dal lombetto al culatello di Zibello, dai formaggi di Fossa al Castelmagno, pane nero, di Altamura e michette e vere e proprie chicche, come tartufo nero, capperi, bottarga e pastiera napoletana per finire. Per tutti, i dolci pasquali per eccellenza: colomba e uova di cioccolato. È il risultato di un sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, al quale hanno risposto 1.026 “enonauti”, appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web, svelando il loro lato gourmet.
I vini? I foodies puntano su un brindisi semplice e informale, che rispecchia le caratteristiche della Festività pasquale: nel cestino da pic nic, lasciano spazio a rossi come Lambrusco, Barbera e Chianti, ma anche a bianchi, come Vermentino, Verdicchio e Falanghina. Tuttavia, c’è chi tra i rossi, indica anche Valpolicella, Rosso di Montalcino, Sangiovese di Romagna, Negroamaro, Primitivo o i Rossi dell’Etna, e tra i bianchi chi sceglie, invece, Vernaccia o Trebbiano, Greco e Fiano, Soave, Pecorino o un Frascati. Le bollicine sono perfette per accompagnare piatti di chi ama la leggerezza, dal Franciacorta al Trentodoc, passando per il Prosecco, ma l’occasione che si dimostra perfetta soprattutto per i rosè, dai rosati di Puglia al Cerasuolo d’Abruzzo, dal Bardolino Chiaretto all’Altalanga e Oltrepò. Infine, i più esigenti, anche per la scampagnata di Pasqua non rinunciano a mettere una grande bottiglia nel proprio cestino da pic nic: in testa Barolo, Brunello di Montalcino ed Amarone della Valpolicella, e, a seguire, Barbaresco o Chianti classico, Nobile di Montepulciano e Sagrantino di Montefalco, ma anche Montepulciano d’Abruzzo, Aglianico, Taurasi e Cannonau, tra i rossi, etichette altoatesine o friulane, per i bianchi. Per tutti, per accompagnare i dolci della tradizione pasquale, Vin Santo, Moscato, Passito di Pantelleria e Malvasia delle Lipari.

Focus - Cosa metterebbero gli “enonauti” di WineNews nel cestino? Pane, salumi e formaggi, un must
Cosa metterebbero gli “enonauti” di WineNews nel cestino da pic nic per la scampagnata di Pasqua? Da veri gourmand, oltre che appassionati di vino, indicano alcuni tra i migliori prodotti Dop e Igp. Primi tra tutti, un must: pane e salumi. Dal pane toscano al pane nero di Castelvetrano, dal pane di Altamura al pane carasau, dalla focaccia genovese alle michette lombarde, dalle friselle pugliesi ai grissini piemontesi, la loro scelta spazia secondo le proprie origini o la meta della gita fuoriporta. Lo stesso vale per i salumi, una delle produzioni italiane più ricche, buone e amate da chiunque: il capocollo a Pasqua è tradizione, da quello umbro a quello di Martina Franca, passando per la coppa piacentina; ma su tutti, il preferito è il salame, specie nelle varietà più pregiate, dal salame di Cinta Senese a quello di Varzi, dal salame di Felino a quello dei Nebrodi; e poi c’è l’immancabile prosciutto, soprattutto crudo, Parma e San Daniele in primis, ma anche toscano ed amatriciano, e, tra i più particolari, quello di Sauris. Le chicche? Il lombetto di Norcia, il culatello di Zibello, la soppressa vicentina, la finocchiona toscana e il lardo di Colonnata, da veri gourmand. Quindi per i formaggi, largo al gusto personale e alla vastissima produzione made in Italy, con gli “enonauti” che, soprattutto in questo caso, compiono un viaggio lungo tutta la Penisola: dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dai pecorini toscano, sardo e romano, ai tanti formaggi di malga ed alpeggio, ma non solo, dall’Asiago al Montasio, dal Bitto ai formaggi della Valtellina, dalla fontina al Monte Veronese, dal taleggio al puzzone di Moena, dal gorgonzola al Castelmagno, passando per caciocavallo, scamorze, provole, dai pregiati formaggi di Fossa al Piacentinu Ennese, a grandi classici come lo squacquerone romagnolo, la ricotta romana e la mozzarella di bufala campana.

Focus - Anche per il cestino da pic nic, le ricette più gettonate dagli “enonauti” di WineNews sono quelle della tradizione pasquale
La ricetta della tradizione della Pasqua più gettonata dagli “enonauti” di WineNews da mettere nel cestino da pic nic per un “déjeuner sur l’herbe”, sono le uova sode. A seguire, la Torta Pasqualina, la torta salata ligure, ma preparata in diverse varianti anche in altri territori italiani, proprio nei giorni della Festività, così come il cappon magro, l’antico piatto ligure a base di pesce e verdure. Grande classico, la pizza al formaggio umbra e marchigiana, che si mangia insieme al capocollo, altra produzione umbra di altissima qualità. Molto gettonati anche i timballi, nelle diverse versioni di cui è ricca la cucina italiana, accanto a lasagne e pasta al forno. Immancabile l’agnello, anche per un pic nic, magari cotto alla brace, dalle costolette al capretto, passando per l’abbacchio. Per finire, colombe e uova di cioccolata, ma anche la focaccia pasquale veneta, dolce povero a base di pane, e un vero e proprio cult, come la pastiera napoletana, caposaldo della cucina partenopea, tipico della Pasqua.

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