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Un passo avanti verso il “Senarum Vinea”: dopo otto anni di lavoro, il progetto dell’Università di Siena e dell’Associazione Città del Vino per il recupero dei vitigni antichi di Siena diventa realtà, con l’innesto delle sette varietà selezionate

Sono sette i vitigni che il progetto congiunto “Senarum Vinea”, creato nel 2008 da Associazione Città del Vino e dal Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Siena, ha identificato e selezionato nelle vicinanze della città, sia in orti conventuali che poco fuori città, nella zona Sud. Nello specifico, si tratta di cinque varietà a bacca rossa (Mammolo, Gorgottesco, Canina, Prugnolo Gentile e Giacchè) e due a bacca bianca (San Colombano e Procanico), che, dopo cinque anni di vita nel campo didattico dell’Orto dei Pecci, verranno ora innestati in viti di Sangiovese coltivate nell’Azienda Castel di Pugna, di proprietà del conte Luigi Fumi Cambi Gado.
Obiettivo ultimo del progetto è la creazione di un vero e proprio “vino di Siena”, che possa rappresentare l’identità enoica della città del Palio, e i risultati verranno presentati il 27 maggio, in un incontro pubblico al quale parteciperanno il Vice Direttore delle Città del Vino Paolo Corbini, il Sindaco di Siena Bruno Valentini, Andrea Ciacci, responsabile scientifico del progetto e direttore del Laboratorio di Etruscologia dell’Università degli Studi di Siena e l’agronomo Valerio Zorzi.

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